Project financing, Zaia: tagliando a progetti onerosi e non più necessari
Martedi 4 Agosto 2015 alle 17:20 | 0 commenti
Regione Veneto
Una legge per dare sostegno all’azione della Giunta e rimettere mano ai project con una revisione radicale dei programmi infrastrutturali, visto che al Veneto “servono meno nastri d’asfalto e più opere di difesa idrogeologicaâ€. Cosi il presidente della Regione Luca Zaia ha presentato ai consiglieri regionali il provvedimento che rivede le norme in materia di lavori pubblici di interesse regionale e di infrastrutture di trasporto.
In discussione – ha premesso Zaia - non è lo strumento del project financing, che è solo un mezzo giuridico da usarsi con criteri di economicità ed efficienza, ma la revisione del ‘pubblico interesse’ di opere pensate in anni lontane e non ancora cantierate. “Una legge che autorizzi la Giunta regionale a rivedere i progetti di finanza non può che portare beneficiâ€, ha argomentato Zaia, elencando puntualmente i vantaggi dell’operazione: “Si consente così di svincolare l’ente da impegni precostituiti, pur non ancora contrattualizzati; si sbloccano risorse in una stagione in cui si è deciso di non fare più nastri d’asfalto me opere di difesa idrogeologica; e si rivedono progetti ormai obsoleti, decisioni assunte da precedenti amministrazioni, in anni lontani, che comportano oneri finanziari troppo costosi e sono impostati con formule contrattuali non rinegoziabiliâ€. “Con questa legge – ha posto l’accento il Presidente – diventa possibile ‘fare il tagliando†sui progetti delle Grandi opere. Ad esempio, il project per la Valsugana, ora da rivalutare a seguito della nuova interlocuzione con il ministro Delrio e con la Provincia di Trento sulla fattibilità del prolungamento a nord della Valdasticoâ€. Zaia ha ricordato che la legge, che pone sotto la lente sette progetti di finanza su opere stradali per un valore complessivo di oltre 8 miliardi di euro, è in linea con quanto approvato dal Consiglio, ancora nella precedente legislatura, quando deliberò che i progetti di finanza devono essere decisi e votati dall’organo legislativo. La legge, inoltre, ha ribadito il presidente, risponde agli impegni assunti da tutte le parti politiche anche nella recente campagna elettorale. “Sono stato il primo a porre l’interrogativo sulla sostenibilità dei project financing ancora 5 anni fa – ha fatto memoria Zaia – di fronte ai costi ‘fuori mercato’ del nuovo ospedale ‘All’Angelo’ di Mestre e a quello di Santorso. Ho posto il problema anche alla Corte dei Conti, in sede di verifica di bilancio. Serve uno strumento giuridico per rivedere i project, per questo serve una legge. Con questo provvedimento possiamo rifare il tagliando ai progetti che non sono stati ancora affidati in concessione e che non sono ancora in cantiere, fare chiarezza e decidere, con il supporto degli uffici legali e dell’avvocatura della Regione, se si vuole andare avanti o se sia meglio transare. Perché le strade sono solo due: o l’opera è necessaria e va realizzata, o si decide di non realizzarla. Non c’è una terza opzione. Bloccare l’opera per affidarne la realizzazione a qualcun altro è ipotesi delinquenziale, reato di turbativa d’asta. Io sono per la legalità – ha concluso Zaia – e chiedo quindi al Consiglio di dare sostegno alla Giunta nel fare luce su questo limbo di opere, che oggi appaiono troppo onerose e non più necessarieâ€.
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