Produzione in ripresa, migliora industria vicentina
Martedi 25 Maggio 2010 alle 17:43 | non commentabile
Confindustria Vicenza - L'industria vicentina ha iniziato il 2010 con un miglioramento del quadro economico complessivo. Indicatori in positivo, da prendere però ancora "con le molle" in attesa di conferme, arrivano sia dalla produzione che dalle esportazioni, mentre rimane sostanzialmente stagnante il mercato interno.
A dirlo è l'indagine congiunturale trimestrale di Confindustria Vicenza, condotta su un campione di circa 300 aziende di tutta la provincia.
Il primo dato che emerge è quello relativo alla produzione, risultata in aumento del 3,2%; non è poco se si pensa che va messo a confronto con il -8,4%% del trimestre precedente e addirittura il -19% del corrispondente periodo del 2009.
L'incremento è dato tutto dalla crescita delle esportazioni: +4% verso i paesi extra-Ue (-6,2% nel precedente trimestre; -15,2% nello stesso periodo 2009) e +1,2% verso l'Europa (-6,9% nel 4° trimestre del 2009; -15,1% nel corrispondente periodo dell'anno scorso).
A fronte del 45% delle aziende che ha dichiarato aumenti di produzione, il 31% delle ditte ha evidenziato cali produttivi determinando un saldo di opinione pari a +14 (era -42 nel precedente trimestre e -73 nel 1° trimestre 2009).
A non dare segni di particolare ripresa è la domanda interna, che rimane stagnante, anche se il +0,8% che fa registrare è comunque una tendenza in positivo, specie se confrontata con il -8,7% nel precedente trimestre e il -17,5% del primo trimestre 2009.
Disaggregando il dato generale, le piccole imprese (fino a 100 dipendenti) registrano un aumento più contenuto della produzione industriale pari al 2,3%
Rimane sostanzialmente invariata la situazione per quanto riguarda il "portafoglio ordini": c'è ancora un 44% di imprese (48% in precedenza) che dichiara di avere lavoro assicurato per meno di un mese, mentre il 42% ha ordini in carnet per un periodo che va da uno a tre mesi e soltanto il 14% può ragionare con un po' più di respiro, andando oltre il trimestre.
Gli incassi risultano in ritardo nel 50% dei casi (60% nel precedente trimestre), provocando tensioni di liquidità in un quarto delle imprese.
Alcune tensioni si stanno registrando anche sul fronte dei prezzi delle materie prime: il 59% delle aziende segna un aumento complessivo del 7,6%, mentre i prezzi dei prodotti finiti evidenziano un leggero incremento (0,6%) nel 22% delle imprese.
Per il secondo trimestre dell'anno, c'è da attendersi una prosecuzione della tendenza attuale, con una leggera risalita della produzione, trainata ancora una volta dalla domanda estera.
Le indicazioni fornite dalle imprese associate dicono che le vendite sul mercato interno dovrebbero registrare una sostanziale stabilità .
Per quanto riguarda le previsioni di investimento per il 2010, un dato tendenzialmente positivo è rappresentato dal leggero aumento della percentuale di imprese che prevede una crescita del livello degli investimenti (27%). Rimane ancora una quota consistente di aziende (40%) che dichiara di non avere in programma alcun investimento nei prossimi dodici mesi, dato comunque in miglioramento rispetto al primo trimestre 2010 (55%).
Andamento dei principali settori
Meccanico. L'industria meccanica inizia il 2010 con segno positivo. In termini produttivi l'incremento è stato pari al 3,9% grazie a un recupero delle esportazioni (+8% verso i paesi extra-Ue, +3,3% verso l'Europa). Le vendite sul mercato interno sono rimaste sostanzialmente stabili. Per il secondo trimestre si attende una crescita della produzione grazie a una tenuta delle esportazioni. In calo invece le vendite verso l'Italia.
Sistema moda. Nel primo trimestre il tessile- abbigliamento continua a registrare un valore negativo della produzione industriale (-1,2%) anche se più contenuto rispetto alla precedente rilevazione. Le vendite sono aumentate verso l'Italia del 4,3%, mentre sono diminuite le esportazioni verso l'Europa e verso i paesi extra-Ue rispettivamente del 2,3% e del 13%. Le aspettative degli imprenditori per il secondo trimestre sono incerte. E' previsto un calo delle esportazioni e una stabilità di tutti gli altri indicatori economici.
Alimentare. Il settore inizia il 2010 con un leggero aumento della produzione industriale (+0,4%), dovuto principalmente al mercato interno (+1,7%) e a quello europeo (+3,3%). Negative invece le esportazioni verso i paesi extra-Ue (-6%). Le aspettative degli imprenditori sono ancora positive per la produzione industriale, mentre occupazione e mercato interno dovrebbero rimanere stabili.
Concia. Il settore registra un aumento della produzione del 6,7% grazie al recupero del mercato interno. Le esportazioni extra-Ue hanno avuto una contrazione del 7%. Stabili invece le vendite verso l'Europa. Le attese per il secondo trimestre evidenziano ancora segnali di ripresa, sia sul mercato interno che su quello estero.
Carta e grafica. L'industria grafica mostra un'inversione di tendenza iniziando l'anno con segno positivo, a eccezione dell'andamento occupazionale (-1,9%). La produzione industriale è aumentata del 2,5% grazie a un recupero delle vendite verso l'Italia e l'Europa. Stabili le esportazioni verso i paesi extra-Ue. Le aspettative per il secondo trimestre sono positive per produzione e vendite.
Materie plastiche. Il settore registra aumenti per produzione (4,3%) e vendite verso l'Italia (+1,7) e verso i paesi extra-Ue (+9,6%). Le esportazioni sul mercato europeo risultano in calo del 2,9%. Le previsioni mostrano segnali di ripresa.
Mobile. Nel primo trimestre, l'industria del mobile è il settore che ha evidenziato il maggior calo in termini produttivi (-5,6%). Le vendite hanno subito una contrazione su tutti i mercati: verso l'Italia sono diminuite del 9,7%, verso l'Europa del 4,4% e verso i paesi extra-Ue dello 0,9%. Le previsioni sono ancora pessimistiche: si attendono flessioni, anche se più contenute, della produzione industriale, delle vendite sul mercato interno ed estero.
Orafo. Continua la ripresa iniziata a fine 2009 in termini di produzione (+3,2%) e di esportazioni verso i paesi extra-Ue (+4%) e leggermente anche verso l'Europa (+0,4%). Negative invece le vendite sul mercato interno, con un'ulteriore flessione del 7%. Le aspettative per il prossimo trimestre non sono ottimistiche.