Quotidiano | Categorie: Agricoltura

Prodotti alimentari, origine in etichetta. Manzato: principio sacrosanto

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 18 Gennaio 2011 alle 22:45 | 0 commenti

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Franco Manzato, Regione Veneto  -  "Una pietra miliare a tutela dei consumatori e dei produttori agricoli; un traguardo del quale vantarsi e da pretendere da parte di tutti coloro che preferiscono celarsi dietro l'anonimato". E' entusiasta l'assessore all'agricoltura del veneto per il varo definitivo e all'unanimità, da parte della commissione agricoltura della Camera in sede legislativa, del disegno di legge sull'etichettatura, che rende obbligatoria l'indicazione dell'origine sui prodotti alimentari.

"Ringrazio il Governo per aver sostenuto questa legge - ha aggiunto Manzato - che oggi diventa un principio sacrosanto e sulla quale un paio di anni fa non si era trovata una sufficiente maggioranza parlamentare. Ma si vede che di acqua sporca ne è passata sotto i ponti e che oggi è sotto gli occhi di tutti quello che ad alcuni sembrava un'inutile incombenza burocratica e che invece deve diventare un obiettivo irrinunciabile e ineludibile. Altro che inutile incombenza: evidentemente c'erano e ci sono potentati che temono il confronto con i prodotti del territorio. La concorrenza leale è confronto senza che si debba temere alcuna verità o che si debba nascondere nulla. Il principio liberale della libertà di commercio non può essere inteso come parità di qualità tra produzioni diverse. Noi abbiamo voluto eliminare il dubbio circa l'origine della materia prima dell'alimentazione: cioè di prodotti per nulla banali, anche se quotidiani, per la nostra salute e per quella dei campi. Abbiamo dato più libertà ai consumatori, che sono i primi interlocutori".
"Ho letto che a fronte di questo successo collettivo e unitario è intanto decaduta la norma sulle frodi alimentari. L'auspicio - ha concluso Manzato - è che questo vuoto venga immediatamente colmato".

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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