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Fondo centrale di garanzia per le Pmi venete, primo passo verso l’istituzione della sezione speciale

Di Note ufficiali Domenica 8 Luglio 2018 alle 13:43 | 0 commenti

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La Giunta regionale ha approvato - comunica la Regione - lo schema di convenzione con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell'Economia e delle Finanze per l'attuazione di una Sezione speciale regionale del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese. La misura, proposta dall’Assessore Roberto Marcato, attua l’Azione 3.6.1 del POR FESR 2014-2020 Veneto ed anticipa quanto previsto dal Progetto di legge statale di individuazione di nuove forme e spazi di autonomia per la Regione Veneto, approvato dal Consiglio regionale il 15 novembre 2017.

“Si tratta – fa notare Marcato – di un rilevante strumento per le nostre imprese. Nonostante la ripresa economica, e pur avendo queste aziende grandi potenzialità, esse hanno difficoltà a ottenere quei fondi necessari per crescere, svilupparsi e creare nuova occupazione. Si è infatti ancora in presenza di una riduzione del credito a disposizione e per questo la Regione mette in campo una nuova iniziativa per le nostre aziende che hanno dimostrato di saper resistere con tenacia e professionalità ai colpi della crisi, rendendo possibile la crescita, nonostante tutte le circostanze sfavorevoli”.

In questi anni, in cui alla crisi economica si è accompagnata anche quella delle tradizionali Banche venete, il Fondo centrale di garanzia ha svolto un ruolo fondamentale a favore delle PMI venete. Le imprese venete hanno infatti beneficiato in maniera particolarmente rilevante del sistema della garanzia pubblica. I dati statistici, pubblicati da Mediocredito Centrale, rivelano come nel 2017 le imprese venete abbiamo fatto un ampio ricorso al Fondo centrale, seconde solo a quelle lombarde, utilizzando soprattutto lo strumento della garanzia diretta.

La “Sezione speciale Regione Veneto”, il cui intervento è integrativo e non sostitutivo del Fondo centrale di garanzia, è finalizzata ad accrescere la capacità di erogare credito alle PMI operanti in Veneto e a garantire loro migliori condizioni contrattuali. In particolare, la Sezione interverrà finanziando la maggiore copertura della “garanzia diretta” rispetto alle misure ordinarie fissate dalla vigente normativa del Fondo, fino alla misura massima dell’80% dell’importo dell’operazione finanziaria, nel rispetto delle intensità massime di intervento previste dalla vigente normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato.

Potranno essere garantite le PMI appartenenti a qualsiasi settore, compresi i professionisti, a condizione che i beneficiari, oltre ad avere sede operativa sul territorio regionale, siano economicamente e finanziariamente sani. La dotazione finanziaria iniziale è di 15 milioni di euro e potrà essere incrementata con l’utilizzo di risorse regionali.

La “Sezione speciale Regione Veneto” si inserisce nell'ambito di un processo di riforma del Fondo centrale che introduce da un lato un nuovo sistema di valutazione delle imprese più in linea con quello dei rating bancari, e dall’altro nuove forme di intervento del Fondo, come la riassicurazione e le operazioni a rischio tripartito. Il nuovo assetto concede, quindi, alle Regioni nuove possibilità per finanziare l’incremento di copertura rispetto alle misure applicate, a livello nazionale, dal Fondo di garanzia. A tutt'oggi la riforma è in fase di sperimentazione in relazione ai finanziamenti agevolati previsti dalla “Nuova Sabatini”. Ne consegue che, una volta a regime la Riforma, l'Accordo approvato dalla Giunta regionale dovrà essere aggiornato ed adeguato al nuovo quadro normativo con la possibilità, quindi, di estendere l’intervento della Sezione speciale anche ad altre forme tecniche di garanzia come la controgaranzia e la riassicurazione.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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