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Erano circa 170 i delegati presenti al primo attivo unitario di Fim Cisl e Uilm Vicenza - categorie che insieme rappresentano quasi il 70% dei lavoratori metalmeccanici sindacalizzati della provincia - tenutosi questa mattina all'Hotel Vergilius di Creazzo. Al centro della discussione il punto sulle consultazioni dei lavoratori finora avvenute nelle aziende intorno alla piattaforma delle due sigle per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici.

La piattaforma per il triennio 2016-2018 è stata approvata nel luglio scorso dai rispettivi consigli nazionali e generali delle due categorie ed è stata presentata nelle numerose assemblee sindacali aziendali tenutesi sul territorio (è quasi terminato il calendario di incontri vicentini).
"Ci possono essere alcuni aspetti su cui abbiamo idee diverse, ma abbiamo scelto di fare un passo indietro come organizzazioni e di batterci insieme per il rinnovo del contratto che scadrà a dicembre" spiega il segretario provinciale Fim-Cisl Raffaele Consiglio. "In questi giorni stiamo tenendo le assemblee per presentare la piattaforma, e notiamo che c'è già un larghissimo consenso tra i nostri iscritti".
Tra i punti al centro della piattaforma ci sono richieste di carattere economico ma anche normativo: il rafforzamento e l'estensione della partecipazione e della consultazione dei lavoratori, il consolidamento nell'ambito del welfare nazionale dei fondi di previdenza e sanitario, la formazione professionale come diritto soggettivo, il rilancio dell'apprendistato, il rinforzo del salario (richiesti 105 euro mensili per il quinto livello) e dei diritti soggettivi e di tutela, anche alla luce delle recenti riforme. La piattaforma prevede inoltre la costituzione di un fondo bilaterale finalizzato al sostegno al reddito, in vista del cosiddetto "ponte generazionale", e la possibilità di usufruire negli ultimi anni di lavoro del part time in cambio di assunzioni.