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Categorie: Politica
Sparatoria a Roma: prime reazioni di Zanettin e Aldighieri, Variati oggi sospende campagna
Domenica 28 Aprile 2013 alle 15:24 | 1 commenti
Ecco le prime reazioni alla sparatoria di Roma di fronte a Palazzo Chigi.
Variati 2013  -   A seguito della sparatoria davanti a palazzo Chigi, a Roma, in concomitanza con il giuramento del Governo, abbiamo sospeso tutte le attività odierne della campagna elettorale "Variati 2013". Vengono quindi annullate le iniziative previste delle liste e dei candidati, che verranno informati nei prossimi minuti.
Sono sospese anche le comunicazioni di campagna, sempre per la giornata odierna. Il sindaco Achille Variati non parteciperà alle attività previste per il pomeriggio e la sera di oggi, e ha diffuso sul suo profilo facebook questo messaggio: Â
"A seguito della sparatoria davanti a palazzo Chigi, a Roma, mentre giurava il Governo, oggi sospendiamo le attività di campagna elettorale. I nostri pensieri sono per i feriti di questo gesto ancora opaco nelle sue motivazioni: tra questi, una donna incinta e due Carabinieri, servitori dello Stato colpiti mentre svolgevano il loro dovere. Auguriamo loro un pronto recupero, e ci stringiamo attorno alle loro famiglie, nella speranza che le autorità possano far luce quanto prima su un'azione inquietante e insopportabile".
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Sen. Pierantonio Zanettin, Pdl  -  Di fronte al gravissimo episodio di terrorismo, che si è verificato stamane a piazza Colonna a Roma, le forze politiche devono reagire, dimostrando maturità e responsabilità . Le invettive e le contumelie  reciproche devono cessare, nello spirito di un rinnovato impegno al servizio del paese. I nostri concittadini stanno reagendo con compostezza e dignità alla crisi economica; a sua volta, la Politica ha il dovere di non alimentare, anche verbalmente, l'esasperazione di chi più sta soffrendo.
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Giorgio Aldighieri (candidato al Consiglio Comunale lista Dal Lago)  -  Intendo esprimere tutta la mia personale solidarietà all'arma dei carabinieri per la vile aggressione armata subita da due carabinieri impegnati nel quotidiano dovere di difesa delle istituzioni democratiche. È giunta l'ora che ogni parte politica ritrovi la via del dialogo e del rispetto reciproco nelle pur legittime diverse opinioni. È dovere di chiunque si proponga di rappresentare il popolo lavororare affinchè i diritti e doveri di ognuno possano essere civilmente espressi e tutelati in un clima di onesto confronto democratico.
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Si tratta di un episodio che non deve essere sottovaluatato ne interpretato come il gesto di un folle. E' invece il preoccupante segnale di un disagio sociale profondo che attraversa l'Italia. Un profondo disagio che sembra innestarsi su un mutamento della società italiana che determina la creazione di modelli sempre più simili a quelli d'oltreoceano. Il diritto individuale posto prima di quello delle comunità, la rottura del patto di solidarietà tra Stato e cittadino a vantaggio di forme di sussidiarietà, sono elementi che vengono forzatamente proposti da un ventennio in un contesto italiano a cui naturalmente non apparterrebbero e per questo creano emergenze talvolte tragiche. Quanto accaduto oggi a Roma non può non essere legato a quanto successo in altre città italiane nei giorni e nei mesi scorsi. Chi fa politica deve esserne ben consapevole.