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PrimaNoi, profughi a Recoaro Terme: "Sindaci costretti a fare gli agenti immobiliari"

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 4 Luglio 2017 alle 12:31 | 0 commenti

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"Ha ragione il Sindaco di lamentarsi con gli accoglienti da salotto e con quei protestatari di professione riunitisi in Recoaro accoglie. Cianciano di accoglienza ma alla prova del nove si sono volatilizzati, dimostrando che una cosa è la propaganda buonista, altra cosa è la realtà" -è il commento del portavoce del comitato PrimaNoi Alex Cioni a margine dello sfogo del primo cittadino di Recoaro che ha segnalato di non riuscire a trovare alloggi per ospitare i migranti dentro il progetto Sprar.

"In svariate occasioni abbiamo avuto l'occasione di sottolineare il paradosso istituzionale nel quale i sindaci sono costretti a lavorare -spiega Cioni. Vengono chiamati dal Prefetto e sotto la minaccia di piazzare 50 immigrati il sindaco si vede costretto a vestirsi da agente immobiliarie per conto di cooperative e agenzie private, il che dimostra che non sono i Comuni ad aprire le porte agli immigrati, quand'anche lo facessero convintamente, ma è un processo connesso alla disponibilità di recuperare appartamenti dai privati che spesso accettano grazie alla garanzia di ottenere per qualche anno degli introiti sicuri".
PrimaNoi non condivide la scelta del Comune di aderire allo Sprar perché il sistema di protezione "non è nato per ospitare i migranti economici, né per coprire le infecienze governative nella gestione della prima accoglienza". Cioni, però, fa fa un'eccezzione per Recoaro: "Per certi versi è stato una scelta obbligata finalizzata a scongiurare l'arrivo di decine di millantatori africani in una realtà che sta operando virtuosamente per rianciare il Compendio termale con delle legittime aspettative per tutta la comunità recoarese".
Il comitato ritiene che se si dovesse riaprire la partita del bersagliere, "non ci saranno più margini per i compromessi e le assemblee, ma esclusivamente per forme di opposizione determinata come le tanto vituperate quanto efficaci barricate".

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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