PrimaNoi, col nuovo Prefetto non cambia nulla. Cioni: "Dimostreremo la nostra forza nel territorio"
Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 16:50 | 0 commenti
Articolo pubblicato alle 12.55 e aggiornato alle 16.50
Si è insediato ufficialmente ieri il nuovo Prefetto che nella sostanza sul tema dei profughi seguirà le orme del suo predecessore cercando quindi di convincere i sindaci ad aprire all'accoglienza diffusa dei richiedenti asilo nel proprio territorio. Il comitato di cittadini PrimaNoi a margine delle parole di Umberto Guidato ha replicato subito sottolineando che "così come ci siamo opposti alle irragionevoli dichiarazioni di Eugenio Soldà , siamo pronti a far vedere i sorci verdi al nuovo inquilino di contrà Gazzolle". "Abbiamo a che fare con dei funzionari che invece di lavorare per ascoltare i bisogni del territorio vicentino, sono la longa manus di un Governo criminale, che ha scelto di privilegiare contro ogni ragionevole buon senso i migranti travestiti da profughi, relegando gli autoctoni a cittadini di serie b"- spiega il portavoce Alex Cioni.
"Quello che vogliamo fare è bloccare l'ingresso dei richiedenti asilo a Recoaro. Bisogna alzare l'asticella - prosegue Cioni - tra la richiesta del territorio e il Governo. Il nuovo Prefetto, venendo dal sud, ha affermato di non essere abituato ad assistere a manifestazioni contro i profughi. Noi gli faremo capire che a Vicenza e provincia la situazione è diversa e gli renderemo la vita complicata"."Il Prefetto - conclude - dovrebbe registrare le problematiche del territorio e portarle a Roma, invece fa il contrario. Noi dimostreremo la nostra forza a Recoaro, cioè nel territorio. Non lasciamo passare sotto traccia la prepotenza del Governo".
Dalla prefettura è stato altresì confermato che a Recoaro Terme arriveranno molto presto almeno 40 richiedenti asilo all'ex albergo Bersagliere, nonostante le proteste pacifiche e civili di queste settimane promosse dai cittadini riuniti in comitati e associazioni. "E' l'ennesima dimostrazione della scarsa considerazione del Governo italiano e dei loro funzionari verso tutti noi" - commenta amaramente Giuseppe De Marchi del direttivo di PrimaNoi. Avvertendo però che "siamo pronti con i recoaresi a sbarrare l'ingresso della struttura agli immigrati".
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