Quotidiano | Categorie: disabilità

Prima tappa di Route 21, la strada del cuore in Harley Davidson da Sirmione a Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 14 Giugno 2015 alle 21:58 | 0 commenti

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Route 21 resoconta il viaggio in moto attraverso il quale si sta realizzando il sogno di un gruppo di ragazzi meno fortunati

A rompere il ghiaccio ci ha pensato Simone, che ha indossato la tuta impermeabile, ha inforcato la moto ed è partito abbracciato alla sua guida, incurante della pioggia, felice della sua nuovissima esperienza di biker.

È lui il protagonista delle prime tappe di “Route 21 Chromosome on the road”, il giro d'Italia in Harley Davidson che il biker Gian Piero Papasodero sta compiendo assieme a sei amici speciali, sei ragazzi nati con quel cromosoma 21 birichino responsabile della sindrome di Down. 

Dopo lunghi mesi di preparazione, con l’eccezionale risposta di amici di tutta Italia, questo straordinario viaggio ha preso il via quest’oggi dal “Sirmione Harley Party” per la prima tappa che ha portato Simone e Gian Piero a Vicenza. A bordo del trike messo a disposizione dei suoi amici da Matteo Pesce, i due bikers hanno viaggiato comodamente, più forti e determinati degli scrosci di pioggia che li hanno accompagnati.

A salutare la loro partenza i tantissimi amici della Harley Davidson di Verona, che hanno dato un contributo sostanziale all’iniziativa. Ad accoglierli all’arrivo gli amici, altrettanto numerosi ed entusiasti, del Vicenza Chapter. “Voglio sottolineare – spiega, però, Gian Piero – che questo viaggio non ha alcun brand. Ad accoglierci lungo la strada troveremo associazioni, squadre di football amerciano, chapter, strutture che si occupano di disabilità, ma anche tanti singoli cittadini che hanno deciso di condividere con noi questa avventura”. 

Domani Simone e Gian Piero partiranno per Venezia, per la seconda tappa del loro viaggio lungo la strada del cuore.

Cos’è Route 21 Chromosome on the road

Un viaggio di quelli speciali, di quelli da raccontare, da condividere, da assaporare istante dopo istante. Perché a renderlo unico ci sono dei compagni straordinari.

“Route 21 Chromosome on the road” è il giro d'Italia in Harley Davidson del quale saranno protagonisti un biker e sei amici speciali, sei ragazzi nati con quel cromosoma 21 birichino che è responsabile della sindrome di Down.

A partire dal 14 giugno prossimo e per sei settimane, i bikers saranno in giro per l’Italia alternandosi in sella ad una splendida Harley Davidson; 32 tappe sulla “Route 21”, la strada che percorre le vie del cuore. «Trasformeremo strade e autostrade italiane nel mito della Route 66 – spiega Gian Piero Papasodero, che di questa iniziativa è mente, cuore ed anima - la mother road di chi come noi ama quelle moto dal sapore americano».

Gian Piero vive a Verona; è un biker autentico, gioca a Football americano da 27 anni, e appena può si dedica ai suoi amici speciali. Sarà lui la voce narrante di questo viaggio, sarà lui a guidare i suoi amici nella realizzazione di questo sogno. «Viaggeremo per tutta Italia – spiega - visiteremo strutture che ospitano disabili e faremo del volontariato in cambio di un pasto e di un letto. Dimostreremo che non esistono diversità, che nulla è impossibile se lo si vuole davvero e se le forze migliori si uniscono per realizzare il sogno di un ragazzo». Perché se “Route 21” è diventata una realtà, lo si deve ai tanti amici che Gian Piero ha in tutta Italia.

L’iniziativa non ha bisogno di grossi sponsor, ha tantissimi amici che si sono mobilitati in un attimo, anche attraverso il passaparola sui social network, mettendo ciascuno un piccolo tassello a formare questo meraviglioso puzzle. Ci sono singoli cittadini, bikers, associazioni, strutture che si occupano di disabilità; c’è la concessionaria Harley Davidson di Verona; c’è il contributo della Mbe, importante società che organizza il Motor bike expo di Verona.

E poi c'è Matteo Pesce, che ha messo il suo splendido trike (una bellissima Harley a tre ruote) a disposizione dei suoi amici. «Sono onorato - dice - di poter contribuire ad una iniziativa che mi ricorda, nella frenesia che ogni giorno ci accompagna, di fermarmi e di pensare che attorno a noi ci sono molte persone meno fortunate. Una iniziativa che insegna che per rendere felice una persona spesso basta davvero poco, basta magari condividere con lei una cosa per noi 'normalissima' come un giro in moto».

Si partirà, dunque, il 14 giugno da Sirmione, in occasione del “Sirmione Harley Party”. Significativa anche la tappa di arrivo, il 24 luglio, con grande chiusura al “Verona Harley Festival”. 

A raccontare la preparazione, i protagonisti e l'intero viaggio, tappa dopo tappa, c'è la pagina Facebook "Route 21 Chromosome on the road".

Leggi tutti gli articoli su: down, Gian Piero Papasodero, Route 21

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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