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Prima tappa a Vicenza per il "Cafè Socialista"

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 19 Maggio 2012 alle 09:00 | 0 commenti

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Luca Fantò, Segretario provinciale Psi Vicenza - Martedì scorso ha fatto tappa a Vicenza il "Cafè Socialista". Una sorta di spazio itinerante neutro della sinistra veneta in cui viene stimolata la discussione libera su argomenti relativi alla sinistra stessa ed al suo rapporto con la società. Lo scopo dichiarato dunque è quello di sollecitare all'interno dell'area politica un dialogo che, invece di sottolineare le differenze (spesso antistoriche e condannate dalla stessa storia più o meno recente), insista e determini la definizione di obiettivi comuni, praticabili.

Il "Cafè Socialista" nasce dalla volontà di alcuni iscritti a diversi partiti di contribuire a livello provinciale e regionale, all'avvio di un processo politico che porti alla creazione di un fronte in grado di proporsi ai cittadini per la capacità di dare risposte ai problemi della società.
Il periodo che stiamo affrontando lo possiamo sicuramente definire come passaggio di fase tra una Seconda Repubblica mai nata e una Terza tutta da scrivere ed inventare. Se da un lato stiamo assistendo al dominio pressoché incontrastato delle banche centrali di Europa e Stati Uniti, dall'altra la politica stenta ancora a delineare una risposta politica certa a tale predominio.
In Italia, ad un anno dalla elezioni nazionali non sappiamo ancora quali saranno le forze che si contenderanno il prossimo Governo e non conosciamo ancora quale sarà la Legge Elettorale che le regolerà. Quello che sappiamo con certezza è che in Europa (anche grazie alla consapevolezza che un'austerità senza crescita non produce ripresa) sta soffiando un vento che ben conosciamo e che porta il nome di Socialismo, sia nella declinazione inglese di labourista e sia in quella tedesca più socialdemocratica.
E in Italia? E' ancora immaginabile che le forze attuali del centrosinistra possano procedere senza un collegamento chiaro con la storia e il presente dei movimenti europei socialisti e riformisti?
La variegata sinistra italiana in realtà si riconosce nel momento in cui mette da parte espressioni di presunta superiorità, reciproca diffidenza ed intransigenza politica. E' un atteggiamento che deve essere stimolato prima di essere sopraffatti dal populismo dilagante di Grillo e non avendo ancora smaltito del tutto quello Berlusconiano .
Questo è emerso proprio dall'incontro di martedì scorso. Un incontro di buon livello culturale, paradigmatico della capacità di elaborazione politica ancora presente nel panorama partitico e sociale veneto.
Erano presenti cittadini non aderenti ad alcuna sigla partitica ma anche iscritti, dirigenti politici locali, provinciali e regionali. A confronto le anime del centro-sinistra, dalla Fed, al PD, passando per i Socialisti del PSI e quelli presenti in SEL. Anime che hanno come elementi comuni l'aspirazione ad una società in cui giustizia sociale e solidarietà ispirino l'agire degli uomini e la certezza che il rapporto tra finanza, economia e politica debba mutare. Tutti concordi nell'immaginare una società in cui la Politica indirizzi le attività economiche, per il benessere della popolazione.
Una quarantina di persone, che senza alcuna remora, in uno spazio politico ma non partitico, sono intervenute esprimendo speranze ed idee per il futuro della sinistra veneta.
Si è discusso di Eurosocialismo, di ciò che il Socialismo ed il Partito Socialista hanno significato per l'Italia ma soprattutto di ciò che il Socialismo potrebbe ancora significare per l'Europa.
Il "Cafè Socialista" continuerà nel suo pellegrinare ed alla fine del percorso veneto fisserà un momento di incontro con tutti i partecipanti nell'intento di cercare di fare il "ponte con l'Europa". Continuerà a riunirsi a Verona, a Belluno, in tutte le altre province per continuare ad essere stimolo e ricerca per il Socialismo in Italia ed Europa. Nella certezza che la validità del pensiero socialista possa fare dell'Europa un luogo migliore in cui vivere, nella certezza che un Europa socialista possa essere un valido strumento di miglioramento per l'intero pianeta.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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