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Prima commissione Regione Veneto approva il progetto di legge statale per l'istituzione del servizio civile o militare obbligatorio

Di Note ufficiali Giovedi 14 Giugno 2018 alle 22:24 | 0 commenti

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È stata, quella di oggi della Prima commissione consiliare, una seduta caratterizzata dall'intervento finale del suo Presidente, Marino Finozzi (Liga Veneta - Lega Nord), che ha guidato per l'ultima volta l'organismo dell'Assemblea legislativa veneta dopo aver comunicato questa mattina la decisione di rassegnare le dimissioni da Consigliere regionale, decisione illustrata dal Presidente e commentata da ciascun componente della Commissione al termine dei lavori.

Per quanto attiene allo svolgimento dell'ordine del giorno, via libera a maggioranza, dopo un ampio dibattito, alla Proposta di legge statale di iniziativa consiliare n. 37 del 4 maggio 2017 "Istituzione del servizio civile o militare obbligatorio" volta a ripristinare un periodo di ferma obbligatoria di otto mesi. Il provvedimento è destinato ad essere inserito all'ordine del giorno dei lavori d'Aula. La proposta, illustrata alla presenza dell'Assessore regionale all'ambiente e protezione civile, farebbe seguito alla legge n. 331/2000 con la quale era stata conferita al governo delega a sostituire gradualmente i militari in servizio obbligatorio con volontari di truppa, sospendendo di fatto la leva e conseguentemente anche il servizio civile obbligatorio alternativo. Sulla scorta del Pdls n. 37, la scelta tra servizio civile o militare, prevista in maniera paritaria per uomini e donne, potrà essere fatta prima dello svolgimento del servizio, da assolversi nel periodo di tempo tra la maggiore età e il compimento dei ventotto anni. Il servizio civile o militare sarà svolto nel territorio della propria Regione e, relativamente al servizio civile di protezione civile, la formazione sarà programmata secondo modalità stabilite con deliberazione dalla Giunta regionale.
Iniziato l'esame della Legge regionale europea illustrata dall'Assessore alla programmazione, fondi UE, turismo e commercio estero. Si tratta di un atto previsto dalla legge regionale n. 26/2011 che, nel disciplinare la partecipazione della Regione del Veneto al processo normativo e all'attuazione del diritto e delle politiche dell'Unione Europea, pone in capo alla Giunta una serie di adempimenti ricorrenti tra i quali quello di presentare al Consiglio un Disegno di legge regionale europea (nel caso di specie, il n. 353/2018) volto ad assicurare l'adeguamento dell'ordinamento regionale a quello dell'UE, e una Relazione sullo stato di attuazione della legge regionale europea dell'anno precedente. Il Veneto ha adottato le leggi europee per gli anni 2012, 2013, 2014 e 2017. Il 2018 è dunque il quinto anno in cui viene predisposto il disegno di legge regionale europea, provvedimento che, nella prospettiva del riconoscimento al Veneto di un'autonomia differenziata, assumerà in futuro una sempre maggiore rilevanza, anche al fine di evitare contestazioni da parte della Commissione UE con la possibile apertura di procedure di infrazione nelle materie di competenza regionale. L'esame puntuale della Legge regionale europea proseguirà nel corso delle prossime sedute della Prima commissione che, ai fini del via libera, acquisirà anche i pareri delle altre Commissioni consiliari. Incardinato nella Prima commissione anche il Progetto di legge n. 352 di iniziativa della Giunta relativo al rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2017 presentato dal Vicepresidente della Regione e Assessore al bilancio. Anche in questo caso il provvedimento sarà trasmesso alle altre Commissioni permanenti per l'espressione del parere di competenza.
Via libera, a maggioranza, al Progetto di legge n. 349 di iniziativa consiliare per la modifica della L. reg. n. 53/2012 "Autonomia del Consiglio regionale" e della L. reg. n. 54/2012 "Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge statutaria 17 aprile 2012, n. 1 Statuto del Veneto", finalizzata all'estensione dell'istituto dell'aspettativa, attualmente destinato ai soggetti già dipendenti della Regione del Veneto o di enti regionali, anche a coloro che vengono individuati quali responsabili di segreteria dei gruppi consiliari o degli assessori, al personale proveniente dal comparto statale o dalla funzione locale. Anche questo atto è destinato a giungere prossimamente in Aula per l'approvazione definitiva.
Approvati a maggioranza, infine, i pareri di competenza della Prima commissione in ordine ai Progetti di legge di iniziativa consiliare n. 339, volto alla modifica della L. reg. n. 61/85 "Norme per l'assetto e l'uso del territorio", e n. 344, per la modifica dell'art. 33 della L. reg. n. 12/2009 "Nuove norme per la bonifica e la tutela del territorio", provvedimenti che tornano quindi in Seconda commissione per l'esame definitivo.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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