Presidenziali francesi, Primon: 18%, merci
Venerdi 27 Aprile 2012 alle 17:06 | 0 commenti
Massimiliano Primon, Segretario cittadino La Destra Sezione di Vicenza - Il voto dei francesi al primo turno delle presidenziali ha evidenziato la sempre più preponderante presenza di una "terza via" alternativa alle politiche liberiste o socialiste: dare voce al popolo, permettergli di urlare la sua rabbia contro questa crisi, contro questa finta unione europea, contro la bugia della moneta unica!
Gli evidenti consensi ottenuti dai movimenti di destra in Europa sono il chiaro segnale che i cittadini del vecchio continente non si fanno più influenzare da quella imposta visione europeista nemica delle culture e delle identità nazionali. I cittadini europei sono consapevoli che Unione Europea, Euro, Banca Centrale Europea, Commissione Europea, ecc. sono solo i tanti nomi di un male oscuro ed inquietante che i politici europei (tra i quali molti italiani) non hanno mai cercato, in questi ultimi vent'anni, di limitare: il potere della finanza mondiale. Questa Nuova Destra che emerge in tutti gli angoli d'Europa è un movimento politico e culturale per il quale l'identità nazionale e la tradizione di ogni singolo paese sono i pilastri sui quali edificare nazioni forti nella loro identità . L'Europa delle nazioni è ora più evidente e la politica dovrà tenerne conto. La Destra vicentina è un movimento politico, sociale, nazionale, per il quale l'identità , la tradizione e la dignità di un popolo non sono oggetti di scambio, ma le fondamenta di una Patria forte, in grado di affrontare crisi economiche locali o generalizzate, flussi migratori di massa, politiche commerciali ecc. Le elezioni comunali a Vicenza, previste per il 2013, certamente offriranno sorprese ai partiti politici "istituzionali", in quanto La Destra vicentina darà voce (nel nostro territorio) a questa "terza via" essendo essa stessa via alternativa a quelle realtà politiche che in questi ultimi vent'anni non hanno saputo far altro che mangiare i soldi ai cittadini, umiliandoli con tasse e balzelli.
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