Presentato rapporto su stili di vita e salute psicofisica dei giovani veneti
Lunedi 3 Ottobre 2011 alle 16:40 | 0 commenti
Regione Veneto - Lo stato di salute psicofisica dei giovani veneti tra 11 e 15 anni è sostanzialmente soddisfacente e, dal 2002 ad oggi, alcuni preoccupanti parametri sono scesi anche sensibilmente.
Sono calati, ad esempio, l'approccio al fumo, la percentuale di sovrappeso od obesi, le percentuali di coloro che assumono alcool o droghe e dei ragazzi protagonisti o vittime di episodi di bullismo.
Si affacciano peraltro altre forme di disagio o malessere: si eccede nell'uso delle nuove tecnologie (cellulari e computer) e si trascurano i rapporti umani interpersonali; peggiora la percezione della qualità della vita a scuola e di pari passo aumenta la percezione dello stress da carico scolastico; si tende a bere meno alcolici in generale, ma a concentrare un'assunzione eccessiva nel fine settimana, considerando l'alcool uno strumento per "stare bene" in gruppo. Sono questi alcuni degli elementi del rapporto "I Giovani in Veneto", presentato oggi a Verona alla presenza, tra gli altri, degli assessori regionali Luca Coletto (sanità ) e Remo Sernagiotto (sociale) e del direttore generale dell'Ulss 20 Giusy Bonavina. Lo studio, che segue quelli effettuati nel 2002 e nel 2006, è basato sulla ricerca quadriennale Health Behaviour in School-Aged Children dell'Organizzazione Mondiale della Sanità , ed è stato realizzato dalla Regione Veneto, dall'Ulss 20 di Verona e dalla Direzione Scolastica Regionale per il Veneto. "Con questo prezioso e dettagliato lavoro - ha detto Coletto - possiamo dire che il Veneto riesce a fare prevenzione sin dai primi anni di vita dei suoi cittadini, perché molti dei comportamenti, giusti o sbagliati, che si tengono in giovane età hanno poi ripercussioni più avanti nella vita e possono anche determinare l'insorgere di malattie croniche, come quelle legate all'abuso del fumo e dell'alcool, all'assunzione di stupefacenti ed al mantenimento di uno stile alimentare errato che porta al sovrappeso o all'obesità . I dati di quest'anno, confrontati con quelli precedenti, dicono che il quadro complessivo sta migliorando, ma di certo non bisogna mollare la presa". Su quelle che si possono considerare "nuove emergenze" ha posto la propria attenzione l'assessore Sernagiotto. "Non abbassiamo la guardia su alcuni aspetti già noti come alcool e droghe - ha detto - ma dobbiamo concentrarci anche su nuove situazioni, come la dipendenza dalle nuove tecnologie, siano esse il freddo dialogo via sms e o mail, o l'avvicinarsi al gioco on line, elemento questo che cresce e preoccupa. Senza una rete di relazioni interpersonali - ha aggiunto - si cercano elementi sostitutivi, e qui entrano in campo l'alcool, la droga, il gioco. Dobbiamo sostenere nei ragazzi i veri valori, come la consapevolezza delle proprie capacità e la voglia di costruirsi un futuro nel quale esse trovino esplicazione. Proprio per questo - ha detto Sernagiotto - abbiamo dato il via ad almeno tre bandi rivolti non solo all'associazionismo ma principalmente e tutti quei giovani che vanno sostenuti nella ricerca del loro domani". Lo studio, estremamente dettagliato, indaga numerosi aspetti della salute psicofisica dei giovani veneti: l'uso di alcool e droghe, l'attività fisica, le abitudini alimentari, la percezione della propria immagine, la scuola, lo stato di salute percepito, il bullismo, la vita sessuale.
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