Quotidiano | Categorie: Sanità

Presentato rapporto salute mentale, Coletto: ok spostare assistenza sul territorio

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 14 Febbraio 2011 alle 18:46 | 0 commenti

ArticleImage

Luca Coletto, Regione Veneto  -  Quasi 70.000 i malati. Piu' diffuse schizofrenia, depressione, nevrosi e psicosi.
I cittadini veneti che nell'ultimo anno hanno sofferto di malattie psichiatriche e sono stati curati dai servizi territoriali o dagli ospedali sono stati 69.810 (pari al 17,2 per mille abitanti), in crescita rispetto all'anno precedente.

La loro età media è di 51,9 anni; sono più donne (58%) che uomini; l'80% di loro viene curato esclusivamente nei servizi territoriali e circa il 20% negli ospedali. Le patologie più frequenti sono la schizofrenia (23%), la depressione (18%), la nevrosi (18%) e le psicosi affettive (16%). Sono questi alcuni dei dati salienti del Rapporto Annuale sulla Tutela della Salute Mentale in Veneto (scaricabile dal sito www.regione.veneto.it/salutementale), presentato oggi all'Ulss 20 di Verona, alla presenza, tra gli altri, dell'assessore regionale alla sanità Luca Coletto e dell'eminente psichiatra Michele Tansella, preside della facoltà di Medicina dell'Università di Verona. "Si tratta di una realtà - ha sottolineato Coletto - che ha un particolare impatto non solo sul paziente, ma anche sulla sua famiglia e sul microcosmo di riferimento. Per questo, l'attenzione della Regione è da tempo particolarmente forte ed ha prodotto un Progetto Obiettivo Salute Mentale i cui primi effetti positivi cominciano a farsi sentire. Lo studio dimostra infatti che si sta realizzando l'auspicata integrazione ospedale-territorio da un lato e l'altrettanto auspicato spostamento del momento di presa in carico e cura sul territorio, evitando a sempre più pazienti lo stigma del ricovero e favorendo il lavoro di reintegro nella società dopo la guarigione. In effetti, nell'ultimo anno, i servizi territoriali si sono fatti carico di circa l'80% dei pazienti, erogando 1 milione 400 mila prestazioni, oltre la metà delle quali attraverso i Centri di Salute Mentale. Gli ospedali hanno invece preso in carico circa 14 mila 300 pazienti, dei quali circa il 20% ha avuto necessità di più di un ricovero. A riprova della tendenza consolidata a trattare queste patologie con le strutture sanitarie territoriali, il rapporto indica anche un dato decennale: dal 2000 al 2009 i ricoveri ospedalieri sono diminuiti sia nelle strutture pubbliche (meno 27%) sia in quelle private (meno 17%) ed è via via aumentata la presa in carico da parte dei Centri di Salute Mentale. Sul piano dell'organizzazione, le strutture territoriali psichiatriche nel Veneto sono ben 354, il 71% delle quali in gestione diretta delle Ullss; il 53% sono di tipo residenziale, il 30% semiresidenziale, il 17% ambulatoriale. La tipologia più diffusa è quella del centro diurno (23%), seguita dalla comunità alloggio (19%), dai centri di salute mentale (17%) e dagli appartamenti protetti (16%). I posti letto disponibili sono 3.220 nelle strutture territoriali e circa 800 nei 40 reparti operativi negli ospedali. A questa realtà sono dedicati 3.275 operatori, tra medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali ed educatori. Con questi numeri, il Veneto rispetta il rapporto di un operatore ogni 1.500 abitanti previsto dal Progetto Obiettivo nazionale attualmente in vigore.

 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network