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Preoccupazione del settore moda per il corso di laurea in design della moda allo Iuav

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 4 Maggio 2011 alle 12:31 | 0 commenti

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Confindustria Vicenza - Preoccupazione del settore moda vicentino per il futuro del corso di laurea in design della moda allo Iuav. "E' un corso che forma giovani designer ed è molto utile per le imprese venete".

C'è preoccupazione, tra le imprese vicentine del settore moda e abbigliamento, per il futuro del Corso di laurea in Design della moda (Cledem) attivo dal 2005 presso la Facoltà di design e arti dell'Università IUAV di Venezia.

 L'annuncio dato dalla Camera di Commercio di Treviso di avere in programma dal prossimo anno una decisa riduzione dei contributi dati alla sede trevigiana dello IUAV, dove è operativo il corso di laurea in Design della moda, ha messo in allarme il mondo delle imprese vicentine e venete legate appunto alla moda, che al corso di laurea dello IUAV in questi anni hanno attinto alla ricerca di giovani designer.
Il Gruppo di lavoro IDM-Innovazione di Moda - che fa capo al Centro Produttività Veneto (CPV) ed è composto dalle Sezioni Moda e Tessile delle associazioni di categoria vicentine Confindustria Vicenza, Confartigianato, Apindustria, CNA, oltre che dal CPV - ha espresso questa preoccupazione in occasione di un incontro che ha approfondito le prospettive future del corso di laurea.
Diretto da Maria Luisa Frisa, il corso in Design della moda-Cledem conta ogni anno conta su 350 domande di ammissione per 60 posti disponibili e forma designer in grado di affrontare le sfide del sistema della moda, tracciando una strada originale per la definizione di una scuola italiana di moda. Con un corpo docente internazionale e laboratori sperimentali di design, gli studenti affrontano un percorso di studi universitario che forma fashion designer in grado di ideare, progettare e realizzare una collezione, utilizzare strumenti e linguaggi diversi e riflettere sulla moda come sistema culturale. Il Cledem integra la didattica con un'intensa programmazione di eventi, tra cui workshop intensivi, mostre e progetti editoriali.
Nel 2010 il Corso di laurea è stato scelto come unico rappresentante per l'Italia nel libro dedicato alle collezioni finali delle scuole di moda di tutto il mondo. A questi aspetti si affianca un'intensa attività di ricerca di respiro internazionale che viene portata avanti dal corpo docente. Dallo scorso anno è attivo anche il Corso di laurea magistrale, che già dal primo anno di vita ha avviato una collaborazione con Bottega Veneta e ha reso operativi un laboratorio di maglieria e un laboratorio di moda.
"Il Cledem è un corso che ha acquisito in questi anni una sua funzione importante non soltanto per le aziende venete del settore, ma anche per le imprese italiane in senso generale - osserva Michele Bocchese, presidente della Sezione Moda Industria di Confindustria Vicenza -. E' diventato un centro di formazione di livello internazionale, che attira le aziende ma anche i giovani che puntano a questo lavoro e che in questo corso di laurea trovano un'opportunità formativa e professionale di indubbio spessore. Si tratta infatti di un'iniziativa formativa a suo modo unica nel panorama della moda nazionale: ci sono grandi aziende di moda italiane che si rivolgono allo IUAV per la ricerca di giovani designer".
"Confidiamo davvero che l'annunciata riduzione delle risorse investite nello IUAV da parte della Camera di Commercio trevigiana non comporti una riduzione dell'attività del Cledem, - aggiunge Stefano Stenta, presidente della Sezione Moda di Confartigianto Vicenza -, perché si creerebbe un danno non di poco conto in primo luogo per il sistema della moda veneto".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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