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Premio Scalabrini: la bellezza delle 106 lingue madri parlate nel Veneto. Premija Scalabrini: lepota i značaj maternjeg jezika

Di Aleksandar Zlatković Giovedi 24 Marzo 2016 alle 16:50 | 0 commenti

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Torna a scrivere per tutti, serbi inclusi, Aleksandar Zlatković (in italiano e in serbo) dopo il suo articolo sulla festa di Torri, quello della pakistana Sofia Anwar e l'altro di Foster Agyemang, un giovane ghanese che studia all'università da infermiere e che fa parte come Sofia del Consiglio degli stranieri appena insediato a Vicenza. Oggi Aleksandar Zlatković ci racconta del Premio Scalabrin, a cui erano presenti in tanti, bambini e scuole, ma molto meno la... stampa locale.

Premio Scalabrini: la bellezza delle 106 lingue madri parlate nel Veneto

Tutti quelli che erano presenti il 19 marzo a villa Cordellina a Montecchio Maggiore alla consegna della quarta edizione del Premio "Scalabrini Ponte di Dialogo" (vedi la gallery) (alla sua quarta edizione il premio, dedicato al beato Giovanni Battista Scalabrini, promotore dei diritti dei migranti, si propone di promuovere il riconoscimento e la valorizzazione di attività significative e pedagogicamente esemplari, ndr) hanno potuto "sentire dal vivo" la grande importanza della preservazione di ciascuna delle 106 lingue parlate nel territorio della regione Veneto.

Per sostenere le istituzioni scolastiche che si impegnano per le nuove generazioni che vivono e vengono istruite in questo territorio e come impulso positivo all'integrazione, i premiati sono: Scuola d'Infanzia Cà Baroncello - Bassano del Grappa ( Varie Lingue-Alessandra Caron); Classe 1C Scuola Zanella - Montecchio Magg. ( Varie Lingue- Miriam Sorgato); Classe Ia C Monteforte d'Alpone ( Varie Lingue- Enrico Gelati); CPIA Vicenza (Paul Pompiliu Tudorie -Romania- Isabella Marchetto); Aster Tre Vicenza (Varie Lingue- Ilaria Fiorenzi); Il Talian ( Lingua Veneta-Giogia Miazzo) e Scuola Primaria "Canova" Bassano del Grappa ( Varie Lingue-Giacobbo Loreta). Tra i premiati speciali alla consegna del Premio Scalabrini c'erano i rappresentanti di vari paesi: Cielo Aillen Rossi (Argentina), Salah Ezzitouni (Marocco), Nico Bertoncello (Veneto), Coro Il Sogno (Ucraina), Joe M. Etch ( Ghana, Togo, Benin), Bagè Ibrema (Senegal) e Gordev Singh (India Sikh). Per la terza categoria di premi sono state assegnate sette Menzioni d'Onore Premio Scalabrini 2016 a: Fattoria Sociale Pachamama (Bolivia-Maurizio Radin), Noi protagonisti (Varie Lingue Parrocchia Poleo- Katia Dal Molin), Genesis Daniela (Equador), Rada Rajic Ristic (Serbia), Eugeniu Tiberiu Langa (Romania), Maria Estela (Mexico) e Coro Interculturale (Varie Lingue - Enrica Valerio) Al "concorso" hanno partecipato anche italiani che si segnalano per la cura delle proprie lingue madri, in particolare scrittori, cantanti e musicisti. Ad esempio c'erano il poeta Nico Bertoncelo, che scrive in dialetto Veneto, e rappresentanti dell'emigrazione italiana in Brasile. È stato meraviglioso sentire con quanto amore e orgoglio hanno parlato della lingua madre veneta loro che sono riusciti a ottenere il riconoscimento ufficiale della propria lingua in questo stato sudamericano. Una dimostrazione significativa di ricchezza e importanza dell'integrazione in un territorio multilingue come è diventato anche il Veneto è stata data dal premio dato alla poesia " Fraternità" di Rada Rajić che, oltre che nella lingua madre serba, l'ha scritta anche in italiano: FRATERNITA'

Quando l'amore

trascinando la sua luce

attraversa l'orizzonte –

non permettere che le parole

diventino aspre di offese,

 perdona.

La pace è il perdono,

la pace è accettarsi.

Accettateci come siamo,

perché se siamo venuti da voi

è perché avevamo bisogno,

e se ci avete accolti,

è perché anche voi avevate

bisogno di noi.

Da questo bisogno reciproco

lasciamo che nascano

il rispetto e la pace.

 

Rada Rajic Ristic

 

 

Giovani Batista Scalabrini (1839 - 1905. ) ha fatto tanto per tutti coloro erano costretti ad abbandonare la propria patria e proprio per quello è stato soprannominato Apostolo degli emigranti. Oggi la sua opera ha una importanza ancora più grande perché sono ancora tanti quelli che hanno bisogno di sentire e di imparare dal Vescovo Scalabrini quello che ha detto: prima di parlare o giudicare i migranti bisogna pensarci bene, perché domani ognuno di noi può diventare migrante. C'è ancora tanto da fare per rispettare le caratteristiche culturali, incluse le lingue, di ogni nazione e questo è stato dimostrato anche in questa edizione del Premio Scalabrini, alla quale, a parte l'organizzatore Centro Missionario Scalabrini con l'Ufficio Migrantes della diocesi di Vicenza e ai partecipanti, non era presente alcun rappresentante del mondo politico. Ufficialmente era presente solo Rezina Ahmed, console del Bangladesch a Milano, che ha dimostrato una sensibilità molto maggiore dei troppi assenti anche fra i giornali locali, per i quali questa manifestazione culturale è come se non fosse avvenuta.

 

PREMIJA SCALABRINI - LEPOTA I ZNAÄŒAJ MATERNJEG JEZIKA

Svako ko je bio prisutan na dodeli četvrtog po redu konkursa "Skalabrini - most dijaloga" (foto), shvatio je odmah veliki značaj očuvanja izvornog jezika svih naroda, a ovoga puta sa akcentom na predstavnike 106 jezika koji se mogu čuti u Venetu, gde za koje se i dodeljuje ova nagrada. Kao podstrek, prvenstveno obrazovnim institucijama i mlađim pokoljenjima svih nacija koje žive u ovom Italijnaskom regionu, na očuvanju maternjeg jezika, ali i kao izraz međusobnog poštovanja i preduslov za što kvalitetniju integraciju, ova nagrada je dodeljena, školi Ka Baronkolo - Basano del grapa, odeljenju 1.C škole Zanela-Montekijo Mađore, odeljenju 1.C Monteforte d Alpone, CPIA Vićenca , Aster Tre Vićence, zatim udruženju Il Talian i školi " Canova" iz Basana del Grapa. Među specijalnim gostima na dodeli nagrade Scalabrin, proteklog 19. marta u svečanoj Sali vile Kordelina u Montekiju Mađore, bili su predstavnici Argenitine,Maroka,Ukrajine, Gane, Toga, Senegala, Indije. Počasna priznanja Skalabrin, za očuvanje maternjeg jezika u literarnom i muzičkom stvaralaštvu, dobili su Genesis Daniele - Ekvador, Rada Rajić Ristić-Srbija, Eugeniu Tiberiu Langa-Rumunija, Maria Estera- Meksiko, Socijalna farma Pačamama-Bolivija, Parohija Poleo i Multikulturalni hor Enrika Valeria. Za očuvanje maternjeg jezika, izuzetne napore ulažu i sami italijani, a primer je dijalekat Veneta, protiv čijeg izumiranja se svojim radom bore mnogi književnici i umetnici.Njihov predstavnik je na dodeli ove premije bio pesnik Niko Bertonćelo, a i predivno je bilo čuti sa koliko ljubuavi i ponosa o svom maternjem jeziku govore predstavnici italijanskih emigranata iz Veneta u Argentini,koji su uspeli da njihov jezik bude i zvanično priznat u ovoj Južnoameričkoj zemlji. Književni prikaz bogatstva i značaja integracije u multietničkim sredinama iz ugla različitih jezika, kakva je postala i Vićenca, slikovito je iznela u svojoj poeziji srpska pesnikinja, Rada Rajić, svojom pesmom " Bratstvo", na svom maternjem ali i italijanskom jeziku:

 

BRATSTVO

Kad ljubav

vukući svoju svetlost

prelazi horizont-

ne dozvoli da reči

postanu opore od uvreda,

opraštaj.

Mir je oproštaj,

mir je prihvatiti se.

Prihvatite nas kakvi jesmo,

jer ako smo došli k vama

imali smo potrebu,

a, ako ste nas primili,

to je zato Å¡to ste i vi imali

potrebu za nama.

Iz ove uzajamne potrebe

pustimo nek se rode

poštovanje i mir.

 

Giovani Batista Skalabrini (živeo od 1839. do 1905. ) učinio je mnogo za sve one koji su morali da napuste svoju domovinu, pa je stoga i prozvan Apostolom emigranata. U današnje vreme, njegov radi i delo dobijaju još više na značaju.Još uvek ima mnogo onih koji bi morali da ponovo čuju o njemu i ugledaju se na njega, da utiču da i najšira javnost dobro promisli pre nego što išta kaže ili donese konačan sud o imigratima, jer sutra svako od nas može postati migrant. Da u oblasti poštovanja kulturoloških karakteristika, pa i jezika, svih nacija, treba još puno zalaganja, dokaz je i protekla dodela premije Skalabrin,kojoj, osim organizatora i učesnika, zvaničnih predstavnika vlasti nije ni bilo ( od zvaničnika prisutna je bila jedino konzul Bangladeša Rezina Ahmed - još jednu lekciju dali stranci ) . Po lokalnim sredstvima informisanja Veneta, ovaj značajan konkurs kulture i integracije kao da nije ni održan, jer o njemu gotovo da nije bilo ni reči.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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