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Premio innovazione SMAU vinto dalla Morato Pane

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 16 Marzo 2016 alle 17:54 | 0 commenti

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SMAU
L’idea, in questo caso, si è presenta come una scelta di non facile soluzione: gestire una azienda che ha prodotti molto particolari – le tante declinazioni del pane – con una distribuzione sia locale che rivolta ai grandi supermercati (ma anche a quelli intermedi), e con una quota che raggiunge la dimensione internazionale, per volumi complessivi annui pari a 22 mila tonnellate annue. Questo è il contesto operativo che Morato Pane, azienda basata a Vicenza, ha dovuto affrontare con un programma di gestione informatica in grado di rispondere a esigenze non standard e, quindi, capace di “assorbire” una domanda fortemente personalizzata.

C’è una filosofia aziendale che ha mantenuto il contatto con le proprie origini. La famiglia Morato, infatti, nasce in una bottega, e oggi questo mercato minuto e diffuso fa ancora parte della sua clientela.
Verso il 2008 alla direzione aziendale è apparso evidente che il programma gestionale utilizzato fino a quel momento non fosse più in grado di “reggere” ai volumi prodotti e alla diversificazione delle attività. Va segnalato, infatti, che Morato Pane opera sia con proprie produzioni sia con prodotti a marchio GDO, e ciò significa anche una governance di marchi diversi. Dopo una analisi dei prodotti informatici esistenti, la scelta è caduta su SAP Business One. E l’azienda oggi, misurando sul campo il prodotto, si dichiara soddisfatta.
Una delle esigenze alla cui soluzione si è maggiormente mirato è stata quella di avere un gestionale nel quale è possibile far entrare nuove informazioni, ovvero richieste di nuove funzionalità, in una modalità semplice e rapida, con una procedura che non vede l’uscita di consulenti esterni, in questo caso operatori di SAP.
Un’altra modalità d’uso particolarmente efficace è quella che si manifesta in una visibilità completa della filiera di informazioni che riguardano un singolo prodotto. Dall’ordinazione alla consegna, tutto è gestibile con continuità e con, anche in questo caso, estrema rapidità.
InformEtica, società che lavora nel campo della implementazione di soluzioni ERP, ha accompagnato Morato Pane in tutta l’attività di messa in opera del nuovo programma gestionale. Ma non si è limitata a questo, progettando un programma aggiuntivo (add on in gergale) che, interfacciandosi perfettamente con SAP Buiness One, consente di avere un focus operativo sull’intera attività relativa alla grande distribuzione, e quindi aggiungendo un’ulteriore personalizzazione di tutti i processi.
Morato Pane nasce nel 1970 come semplice negozio di panetteria. Un figlio del fondatore gestisce ancora oggi una panetteria in pieno centro a Vicenza. Ma in quarant’anni si è passati a un fatturato intorno ai 60 milioni annui. Ci sono state anche acquisizioni di altri marchi, così come una joint venture con la francese Harry’s, poi passata al gruppo Barilla. Oggi però Morato Pane è ritornata ad essere una azienda con piena responsabilità della famiglia. Tre stabilimenti, circa 230 dipendenti, oggi l’azienda è uno dei principali attori sul mercato della panificazione industriale.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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