Posti stranieri 180.000: Veneto,manifattura #1
Sabato 21 Agosto 2010 alle 10:46 | 0 commenti
La Fondazione Leone Moressa di Venezia, sulla base dei dati Excelsior-Unioncamere sulle assunzioni per il 2010, prevede che i nuovi lavoratori stranieri ‘regolarmente assunti' in Italia saranno il 22,6% del totale e raggiungeranno le 181.000 unità con un incremento di 22.000 unità sul 2009.
Le imprese sopra i 50 dipendenti la fanno da padrone (41,7% delle forze lavoro straniere in via di assunzione) cercando manodopera per i servizi alle persone (21,8%), lavoratori con esperienza nel settore (54,6%) e qualificati nel commercio e nei servizi (27%). Dei 180.000 in arrivo 105.000 verranno assunti per lavori non stagionali, anche se la maggior parte delle nuove assunzioni sarà a tempo determinato dove il peso dei contratti stagionali sottoscritti dagli stranieri sarà il 30% del totale, contro il 19,2% delle mansioni non stagionali.
Parma, Forlì-Cesena e Prato sono le province al top nella classifica di assunti stranieri rispetto al totale delle assunzioni previste, con percentuali pari, rispettivamente, a 41,9%, 38% e 32,3%.
Nelle regioni meridionali il settore più interessato è quello delle costruzioni, mentre in Veneto e nelle Marche saranno le aziende manifatturiere a fare la parte del leone.
Se al nord sono le grandi imprese a cercare lavoratori straneri, mentre al centro e al sud l'ago della bilancia si sposta verso le imprese più piccole (da 1 a 9 dipendenti), non ci sono , secondo, la ricerca, differenze sostanziali tra aspiranti lavoraori omini e donne.
Al nord (Veneto, Emilia Romagna e Friuli V.G. e Liguria) è favorito chi ha esperienza nel settore di attività interessato, soprattutto nel commercio e nei servizi mentre nel centro sud i più richiesti sono gli operai specializzati.
Toscana, Basilicata e Calabria si ‘accontantano', infine, di professioni non qualificate.
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