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Salvataggio Ceccato Lavaggi, Circolo PD di Montecchio Maggiore: possibili speculazioni

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 15 Marzo 2013 alle 00:02 | 0 commenti

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Riceviamo da Veronica Cecconato, segretaria di Circolo PD  di Montecchio Maggiore, e pubblichiamo. 

Vogliamo con questa presa di posizione esprimere tutta la nostra preoccupazione per la situazione che coinvolge, prima che l'azienda Ceccato autolavaggi le sue maestranze che stanno vivendo un periodo di estrema sofferenza. Abbiamo letto negli ultimi tempi, a ridosso delle votazioni, di una azione intrapresa dal Sindaco di Montecchio Maggiore Milena Cecchetto in collaborazione con la signora Manuela Dal Lago esponente politico della Lega nord, di una presa di contatti con la Federpetroli Italia, per un tentativo di "Salvataggio" della Ceccato autolavaggi.

Premettiamo che la nostra più viva speranza è che queste preoccupazioni e dubbi siano completamente infondati e che il tutto si possa risolvere nel modo più positivo possibile, ovvero, con l'acquisto dal curatore fallimentare della Ceccato autolavaggi da parte di una cordata di imprenditori organizzati dalla Federpetroli Italiana e la conseguente ripresa del lavoro per le maestranze.
Questo però non può esimerci da porre in evidenza quanto abbiamo appreso dai Midia e da quanto siamo riusciti a appurare tramite nostre ricerche, notizie che anche ad una valutazione superficiale delineano un panorama tutt'altro che chiaro e soprattutto alquanto insolito.
Primo dubbio :
Perché la notizia è passata prima dagli organi d'informazione che negli uffici giusti?
Queste trattative normalmente richiedono una certa riservatezza non di essere spiattellate sulla stampa prima ancora delle reali prese di contatto.
Secondo dubbio:
Perché la Sindaca Milena Cecchetto debba muoversi con un esponente del proprio partito invece che con un esponente istituzionale, tipo Presidente della Provincia o della Regione? O anche solo con il proprio Vicesindaco che si era impegnato in passato sulla questione?
Queste missioni sono lodevoli se portate avanti in totale trasparenza come tra l'altro ci si era accordati in seno al consiglio comunale dove il Sindaco è il Vicesindaco si erano impegnati a tenere tempestivamente informati i capigruppo di qualsiasi novità riguardasse questa delicata situazione.
Terzo dubbio:
Perché degli imprenditori debbano correre a salvare una azienda che il giorno dopo veniva dichiarata fallita?
Purtroppo oltre a vari aspetti commerciali che rendono la cosa poco chiara, ma che sarebbero lunghi da esporre e forse troppo tecnici da comprendere a chi non è del settore, resta il perché un imprenditore debba acquistare oggi una cosa, quando gli basta aspettare e aggiudicarsela all'asta fallimentare ad un prezzo inferiore?... e senza doversi accollare i debiti... e senza dover passare per gli accordi Sindacali?
Quarto dubbio:
Qual'è la vera capacità di Federpetroli Italia di influire sulla questione?
Purtroppo dalle nostre ricerche non siamo riusciti a trovare risposta a questo dubbio nè con ricerche tra le altre organizzazioni di categoria del territorio, che non hanno a loro volta nessuna informazione, nè da parte della rete dove il sito appare molto "semplice" con una modesta attività redazionale, un unico riferimento, il suo presidente, e un unico ufficio a Padova.
Per carità queste cose non vogliono dire nulla ma, se si aggiunge che in tutto Google le uniche notizie che emergono riguardanti Federpetroli Italiana riguardano proprio l'operazione Ceccato, qualche preoccupazione è normale che sorga.
Riprendendo quanto detto: "la nostra più viva speranza è che queste preoccupazioni e dubbi siano completamente infondati"
Ci resta il timore che qualcuno sia portato a pensare che ci si trovi di fronte a una speculazione mediatica fatta prima delle elezioni per accaparrarsi qualche paginata sui giornali. Ed è per questo motivo che interveniamo solo ora, lontani da eventi che possano far suscitare sospetti e dietrologie.
Noi ci aspettiamo risposte Chiare ed inequivocabilmente esaustive, per fugare qualsiasi dubbio.
In quanto, se dovesse restare vivo anche il più piccolo dubbio che il tutto sia stato messo in piedi per speculazione mediatica, la cosa assumerebbe una gravità inaudita.
Non si può speculare sulla vita della gente, non si può speculare sul lavoro.
Lavoro vuol dire dignità, lavoro vuol dire indipendenza e libertà, tutto ciò che la nostra storia democratica e repubblicana pone come diritti inalienabil. Infondere false speranze a chi già sta soffrendo è una cosa cosi meschina che non vogliamo credere possa essere vera.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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