Quotidiano | Categorie: Immigrazione, Diritti umani

Possibile lavorare in attesa del permesso di soggiorno: ora è legge con la manovra

Di Maria Rosaria Baldin Venerdi 16 Dicembre 2011 alle 00:21 | 0 commenti

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Il governo ha inserito nella manovra la possibilità di lavorare nell'attesa del rilascio e del rinnovo del permesso di soggiorno.
E' prassi consolidata da anni l'inserimento nella manovra economica di provvedimenti che non hanno nulla a che fare con l'economia e il bilancio dello Stato. La legislazione sull'immigrazione da questo punto di vista, rappresenta un caso esemplare. Non c'è finanziaria o decreto che non contenga un comma, un capoverso, un capitoletto di modifica della legislazione vigente.

E la manovra attualmente in discussione non fa eccezione; all'articolo 40, comma 3, del Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011, cd. "Salva Italia", il governo ha modificato l'articolo n. 5 del Testo Unico sull'Immigrazione n. 286/98. La modifica riguarda la possibilità di lavorare nell'attesa del rilascio e del rinnovo del permesso di soggiorno.
Purtroppo, nonostante la legge preveda che il permesso di soggiorno debba essere rilasciato entro 20 giorni dalla richiesta, i migranti debbono aspettare anche un anno e mezzo e a volte si vedono consegnare un documento già scaduto.
Nel 2007 l'allora ministro Amato aveva emanato una circolare per ribadire il concetto, e cioè che in attesa del rinnovo lo straniero mantiene tutti i diritti legati al suo status. Ma non è stato sufficiente.
Adesso, la norma ha assunto forza di legge e i datori di lavoro sono tenuti a rispettarla, assumendo senza problemi anche chi si ha soltanto il cedolino delle poste.

Di seguito il testo dell'articolo aggiunto dal decreto Monti.

Art. 5 - Permesso di soggiorno
9-bis. In attesa del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno, anche ove non venga rispettato il termine di venti giorni di cui al precedente comma, il lavoratore straniero può legittimamente soggiornare nel territorio dello Stato e svolgere temporaneamente l'attività lavorativa fino ad eventuale comunicazione dell'Autorità di pubblica sicurezza, da notificare anche al datore di lavoro, con l'indicazione dell'esistenza dei motivi ostativi al rilascio o al rinnovo del permesso di soggiorno.
L'attività di lavoro di cui sopra può svolgersi alle seguenti condizioni:
a) che la richiesta del rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro sia stata effettuata dal lavoratore straniero all'atto della stipula del contratto di soggiorno, secondo le modalità previste nel regolamento d'attuazione, ovvero, nel caso di rinnovo, la richiesta sia stata presentata prima della scadenza del permesso, ai sensi del precedente comma 4, e dell'articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica del 31 agosto 1999 n. 394, o entro sessanta giorni dalla scadenza dello stesso;
b) che sia stata rilasciata dal competente ufficio la ricevuta attestante l'avvenuta presentazione della richiesta di rilascio o di rinnovo del permesso.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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