Spiaggia naturista dell'isola del Mort: positivo promuoverla purchè non diventi solo business
Giovedi 11 Agosto 2011 alle 05:28 | 2 commenti
Riceviamo su [email protected] da Guido Zentile e pubblichiamo
Natura e naturismo
Che la spiaggia naturista dell'isola del Mort venga ufficialmente riconosciuta e si cancellino quelle idiote diatribe (tipo schedature per nudisti) verso chi pratica una sana e distensiva abitudine è sicuramente positivo. Non mi piace però la piega che sta prendendo, in quanto spiagge, isole, luoghi, frequentati da naturisti-nudisti vengono presi di mira dal mercato del turismo, fanno business.
Sono un praticante naturista-nudista e per quelle poche volte che vado al mare ho una mia spiaggia preferita, lontana dalle attrazioni turistiche e dai servizi di spiaggia. E' un oasi naturale: campagna bonificata, pineta, spiaggia come natura l'ha creata, e mare. Basta. In lontananza la valli di pesca e il museo della bonifica. E' una spiaggia bellissima. Niente di più che un amante della natura, nonché naturista, può desiderare per esprimere la sua libertà , con pochi altri.
Se ci mettiamo a mercificare anche l'attività naturista e di conseguenza chi pratica il nudismo è proprio avvilente. Chi pratica questa attività è e deve essere prima di tutto un amante della natura e vivere in simbiosi con essa, sentire il piacere di comunicare con un ambiente che è al di fuori delle regole di mercato, un ambiente che come è stato creato così deve rimanere. Ho l'impressione che il naturismo-nudismo stia diventando una moda, una moda borghese, da praticarsi così per fare qualcosa di diverso, forse per provare chissà cosa (e qui vuol dire non capire niente) svilendo il vero significato di stare in contatto con la natura, sentendosi liberi, soprattutto stare bene di spirito e di corpo.
saluti
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