Porcellum, Toniolo: giusto ritornare alle preferenze, è finita l'era dei nominati!
Giovedi 5 Dicembre 2013 alle 16:10 | 0 commenti
Costantino Toniolo, consigliere regionale NCD - Dobbiamo tornare ad una politica fatta di rapporti umani veri, di un rapporto diretto tra i cittadini e i loro rappresentanti, e abbiamo il diritto di votare le persone che godono della nostra fiducia e scrivere il loro nome sulla scheda elettorale. Avviene per le elezioni amministrative e regionali e non si capisce perché non si poteva farlo anche alle politiche".
Lo afferma il presidente della Prima commissione (affari istituzionali) in Consiglio regionale del Veneto Costantino Toniolo, all'indomani della decisione della Corte Costituzionale di bocciare il "Porcellum".
"Tre anni fa fui tra i consiglieri regionali di Palazzo Ferro Fini firmatari di una proposta di legge nazionale che metteva in evidenza l'esigenza di tornare alla preferenza nelle elezioni di Camera e Senato", prosegue Toniolo, "Già allora era evidente che una determinata antipolitica, che ha fatto crescere l'astensionismo, era frutto di uno scollamento con la base, la gente, i nostri stessi elettori".
"Ora il Parlamento dovrà mettere mano ad una legge elettorale più equilibrata", afferma Toniolo, "e soprattutto dovrà essere salvaguardata la preferenza, che è l'unico modo con il quale il cittadino può scegliere la persona da mandare a Roma!"
"Con la preferenza è più evidente l'aspetto qualitativo delle elezioni: il cittadino decide di votare colui che crede più capace di altri di governare", sottolinea Toniolo, "e alla successiva tornata elettorale ha il modo di valutare l'operato del rappresentante politico: lo può promuovere rivotandolo oppure lo può bocciare scegliendo un altro candidato".
"Esercitare il diritto di voto è fondamentale per far crescere la nostra democrazia", prosegue Toniolo, "e mi auguro che con la reintroduzione della preferenza molti cittadini che per protesta non sono andati a votare nelle ultime elezioni, tornino alle urne!"
"Ritengo inoltre che per dare stabilità al Paese", sottolinea Toniolo, "sia necessario dare alla nostra democrazia delle regole certe che durino un tempo certo a partire proprio dalle norme con cui si fa politica e si eleggono i rappresentanti della nostra Repubblica parlamentare".
"La politica si occupa del bene comune, del nostro presente e del futuro dei nostri figli, dalle cose più semplici e pratiche che riguardano i nostri quartieri e comuni, alle iniziative internazionali", conclude Toniolo, "ed è fatta di discussioni e confronti, ma alla fine bisogna decidere a maggioranza su come agire. Nessuno deve sentirsi escluso dal processo decisionale locale, regionale e nazionale!"
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