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Tutti i dati della popolazione carceraria, a Vicenza le punte di sovraffollamento più alte del Veneto

Di Edoardo Andrein Giovedi 25 Settembre 2014 alle 18:26 | 0 commenti

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Il problema delle carceri italiane, già finito sotto la lente d’ingrandimento della Unione Europea, non sembra trovare soluzione e secondo i dati presi in esame nell’ultimo numero della pubblicazione periodica curata dalla Sezione Sistema Statistico della Regione e dedicato ai temi della giustizia, nel 2013 in Veneto i detenuti erano 2.969, quasi il 50% in più dei posti disponibili, con le punte di sovraffollamento più alte a Vicenza e a Treviso.

Di seguito i dettagli della ricerca con i numeri forniti dalla Regione Veneto e la tipologia dei carcerati "veneti":

I carcerati sono prevalentemente uomini, giovani e con un'istruzione medio-bassa. Gli stranieri nelle carceri venete sono il 58%, una percentuale importante, ma che in parte si spiega considerando che, rispetto agli italiani, gli stranieri riescono a usufruire meno delle misure alternative al carcere (a livello nazionale il 13% contro il 31% degli italiani), perché spesso sprovvisti dei requisiti per poterle chiedere, come un ambiente familiare idoneo, un alloggio e un lavoro adeguato. Circa il 68% di chi è in carcere è condannato in maniera definitiva, tra questi il 29% deve scontare una pena complessiva inferiore ai 3 anni, il 22% dai 3 ai 5 anni.

Il lavoro svolge un ruolo fondamentale per il recupero e il reinserimento del detenuto. In Veneto lavora il 41% dei reclusi, il valore più alto a livello nazionale, preferibilmente alle dipendenze di un datore esterno all'Amministrazione penitenziaria (28,5%). Proprio il lavoro presso imprese, cooperative o altri soggetti, di solito più specializzato e simile a ciò che richiede il mercato, può più facilmente trasformarsi in opportunità lavorative concrete al termine della pena. Una delle esperienze meglio riuscite – rileva “Statistiche Flash” - è l'attività di pasticceria del carcere di Padova: i detenuti, guidati da abili maestri pasticceri, sfornano prodotti artigianali di riconosciuta qualità.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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