Popolare di Vicenza, UILCA: preoccupazione per trattativa interrotta dalla banca
Giovedi 17 Dicembre 2015 alle 16:25 | 0 commenti
UILCA, coordinamento Gruppo Banca Popolare di Vicenza
La trattativa nel Gruppo Popolare Vicenza per il raggiungimento di un accordo in merito alle ricadute del Piano d’Impresa si è interrotta dopo che, nella mattinata di oggi, giovedì 17 dicembre, l’Azienda ha dichiarato che le proposte ricevute dal sindacato non sono percorribili. La delegazione della banca ha così richiesto di sospendere il confronto per riconsiderarne le modalità e i termini.
Una posizione che non rompe definitivamente la possibilità di giungere a un accordo nelle prossime settimane, ma che preoccupa, perché impedisce lo sviluppo di una dinamica di trattativa coerente con la necessità di dare risposte chiare e rapide ai lavoratori, in termini di tutele e di prospettive.
La Uilca nelle scorse settimane ha più volte sottolineato l’importanza di trovare soluzioni condivise in breve tempo, che dessero certezze alle lavoratrici e ai lavoratori e alla stessa banca, con il fine di proiettarla verso il futuro e le importanti sfide che deve affrontare, tra cui, in primo luogo, la trasformazione in Società per Azioni e la relativa quotazione in Borsa.
La Uilca fin dalla presentazione del Piano d’Impresa ha evidenziato la propria disponibilità a discutere in merito al contenimento dei costi e agli esuberi del personale richiesti dall’Azienda, solo nell’ambito di un confronto finalizzato a trovare soluzioni funzionali a favorire il rilancio del Gruppo Popolare di Vicenza.
In questo contesto la Uilca ha avanzato proposte concrete per trovare soluzioni condivise; per garantire le lavoratrici e i lavoratori interessati al processo di uscita dall’Azienda; per valorizzare, tutelare e supportare chi in servizio sta già operando in contesti di grande difficoltà , con carichi operativi sempre maggiori e di fronte a una clientela che quotidianamente richiede rassicurazioni.
La Uilca ha quindi chiesto che, a fronte delle uscite di personale, vi fosse un piano di assunzioni di giovani, coerente con l’impianto sociale a favore dell’occupazione, condiviso nel recente rinnovo del Contratto Nazionale, e in grado di garantire il mantenimento dell’efficacia operativa della Banca, al centro anche di un profondo processo di riorganizzazione, nel cui ambito si realizza il piano di chiusura delle filiali attualmente in corso.
A sostegno di questo processo la Uilca ha dato disponibilità anche a valutare, pur mantenendo un impianto di accesso volontario al Fondo Esuberi, soluzioni per l’uscita del personale diverse da quelle proposte dall’Azienda, in particolare con riferimento ai pensionamenti.
La Uilca ha inoltre:
- chiesto precisi impegni per attivare la Commissione appositamente prevista dal Protocollo sulle Relazioni Industriali del Gruppo in materia di politiche commerciali, per condividere sul tema e in riferimento al clima aziendale principi etici e morali di riferimento; per favorire rapporti corretti con la clientela e tra i dipendenti, evitando pressioni indebite; per impedire la possibilità che si intraprendano percorsi di massimizzazione del profitto a breve termine attraverso logiche speculative e finanziarie rischiose e pericolose;
- espresso contrarietà rispetto all’esclusione dall’accordo di misure per governare in modo condiviso il percorso di ricollocazione del personale conseguente alle chiusure di filiali e anche le dinamiche di mobilità territoriale e di ridefinizione delle mansioni, per non lasciare tale questione nella sola discrezione dell’Azienda, che in tema di demansionamenti oggi può usufruire della deregolamentazione introdotta con le previsioni di legge inserite con il Jobs Act;
- proposto di definire in futuro un Premio relativo al raggiungimento degli obiettivi del Piano d’Impresa una volta concluso.
Di fronte alla possibilità di sviluppare il confronto, condividere soluzioni su queste materie, dare certezze ai lavoratori e definire basi condivise per sostenere il rilancio futuro del Gruppo, i vertici aziendali hanno preferito segnare le distanze tra le parti, interrompendo la trattativa, allungando i tempi per definire un accordo.
Una situazione che lascia uno scenario di incertezza rispetto al quale la Uilca esprime forte preoccupazione e chiede che quanto prima vi siano segnali dai vertici Aziendali per consentire una proficua ripresa del confronto, trovare soluzioni condivise, dare concrete prospettive future ai lavoratori e sostenere il processo di rilancio dell’Azienda.
Il prossimo appuntamento potrebbe essere il 19 gennaio 2016.
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