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Popolare di Vicenza, maxi inchiesta a Vicenza con casi di Udine e Treviso. Si sforano le 2mila vittime

Di Rassegna Stampa Martedi 12 Luglio 2016 alle 10:00 | 0 commenti

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Inchiesta sulla Banca Popolare di Vicenza: che si trattasse di un’inchiesta monstre era chiaro fin dalle prime battute. Colossale soprattutto per i numeri, che continuano a lievitare: in procura a Vicenza non smettono di arrivare nuove segnalazioni di azionisti che si dicono truffati dall’istituto di credito, portati a comprare quote il cui valore era superiore a quello reale. Per lo più in questi giorni sono stati trasferiti al palazzo di giustizia berico anche gli esposti acquisiti dalla procura di Treviso: oltre 400. Complessivamente si è arrivati a sforare il numero delle 2mila parti offese che possono ritenersi vittime di aggiotaggio e che potrebbero costituirsi parte civile nell’eventuale, mastodontico, processo a carico degli ex amministratori della BpVi.

E si arriverà a numeri ancora più consistenti quando anche i casi presi in considerazione dalla procura di Udine (sarebbero un centinaio) verranno trasferiti a Vicenza per competenza territoriale.
Insomma, i fascicoli delle altre procure interessate dal «caso Bpvi» (che tra l’altro hanno sempre mantenuto un coordinamento tra loro), andranno a confluire nella maxi inchiesta aperta a Vicenza. «Ci sarà un’unica regia, è la cosa più razionale» spiega il procuratore capo Antonino Cappelleri che conferma come i reati contestati e il numero di indagati per ora siano rimasti invariati. Il pool di magistrati incaricati lavora a pieno ritmo sulla mole di documentazione acquisita, coordinando la guardia di finanza che sta facendo sfilare in caserma decine e decine di persone, compresi i funzionari della BpVi. Un lavoro immane che già nelle scorse settimane aveva portato il procuratore capo a prevedere la chiusura dell’inchiesta per la primavera prossima. Procuratore che, in merito alle critiche di «immobilismo» arrivate da alcuni componenti del Movimento Cinque Stelle e comitati riuniti ieri davanti al tribunale (e di cui si parla nel pezzo sotto) ha tagliato corto: «Ciascuno usa il suo metodo - dichiara – diversamente la risposta potrebbe essere disastrosa».
In fase di perquisizioni, a settembre, la procura aveva contestato l’aggiotaggio e l’ostacolo alla vigilanza; nel frattempo sono stati ipotizzati anche i reati di estorsione, truffa, falso in bilancio e associazione a delinquere. E come si è allargato l’orizzonte dei reati, così sarà per gli indagati a detta della procura. I nomi, per ora, sono 6: quelli dell’ex presidente Gianni Zonin, dell’ex dg Samuele Sorato, dei suoi vice Andrea Piazzetta ed Emanuele Giustini, e degli ex rappresentanti del CdA Giovanna Maria Dossena e Giuseppe Zigliotto.
Sulla vicenda ieri ha preso parola il presidente della Toscana Entico Rossi: «A me fa scandalo che un signore come Zonin non abbia già i beni sequestrati – ha detto a RaiNews 24 – quando si aprono voragini di questo tipo chi è in testa deve in qualche modo risponderne. Alcuni segnali in questo senso vanno dati».
Di Benedetta Centin, da Il Corriere del Veneto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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