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Ponti a rischio, lista Zaia: "alle Province mancano i fondi per gli esami"

Di Note ufficiali Martedi 21 Agosto 2018 alle 15:21 | 0 commenti

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“A lanciare l’allarme questa volta è stato il Presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon che in un suo recente intervento ha chiesto risorse adeguate per investimenti e soprattutto per ‘condurre il monitoraggio dello stato di rischio’ in cui versa la rete infrastrutturale di sua competenza, con particolare riguardo alla situazione di frane e ponti”. Sono le parole che la Consigliera regionale Silvia Rizzotto, Presidente del gruppo Zaia Presidente, affida a una nota. 

Che così prosegue: “Lo Stato, tuttavia, ha tagliato i fondi a disposizione delle Province e ha tolto operatività a questi enti: si tratta dell’ennesimo effetto della riforma Delrio, una riforma voluta dai precedenti governi e varata nel 2014, una riforma scritta male, nata peggio e che ha lasciato in balia del destino e prive di rappresentanza politica diretta le nostre comunità che chiedono servizi, sicurezza, misure di prevenzione e soprattutto un interlocutore al quale rivolgersi per affrontare e risolvere le incognite del vivere quotidiano. Com’è possibile che vi siano 1.200 km di rete viaria di competenza provinciale, ma che manchino i fondi per monitorare le strutture a rischio? E non si tratta solo di ponti e frane: stiamo parlando di scuole, di sicurezza stradale, in una parola della nostra vita, della vita di tutti i giorni”.

“Il ‘caso-Genova’ - continua l’esponente della maggioranza - deve essere l’occasione per ripensare al governo del territorio e al tema della rappresentanza politica. È giunto il momento di dare un altolà alle anonime e inavvicinabili centrali del potere economico-finanziario che iscrivono a libro-paga drappelli di consulenti, maghi e apprendisti stregoni della finanza trincerandosi alle spalle di plotoni di avvocati per sottrarsi da ogni responsabilità. Ed è giunta l’ora di ‘riformare la riforma Delrio’ in maniera radicale, una riforma di fatto già rispedita al mittente il 4 dicembre 2016 quando gli italiani, chiamati a decidere con un referendum, respinsero il confuso e abborracciato disegno di riforma costituzionale che, tra i tanti effetti deleteri, avrebbe di fatto confermato l’assetto istituzionale della Delrio”.

“È necessario restituire dignità istituzionale, funzioni politiche e risorse adeguate alle Province - conclude la Capogruppo Rizzotto - perché le nostre comunità devono tornare ad avere un ente intermedio tra i Comuni e la Regione che sia espressione della scelta popolare, non più una mera diramazione burocratica dello Stato: le nostre comunità devono tornare ad eleggere i propri rappresentanti nelle Province, devono scegliere da chi essere guidati ed eventualmente poter indicare i responsabili di scelte politiche nefaste. La riforma Delrio ha fallito: azzeriamola, e il popolo torni a decidere il proprio destino”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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