"Pomo pero, dime 'l vero" al Teatro Spazio Bixio dal libro "Pomo pero" di Luigi Meneghello

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 3 Dicembre 2013 alle 12:04 | 0 commenti

ArticleImage

Theama Teatro - Luigi Meneghello e la sua parola ironica e illuminata saranno i protagonisti del prossimo appuntamento della rassegna “Frequenze dinamiche” . Venerdì 6 dicembre alle 21  andrà in scena al Teatro Spazio Bixio di Vicenza lo spettacolo “Pomo pero, dime ‘l vero” dell’associazione culturale Terracrea con Valerio Mazzucato e Laura Cavinato per la regia di Giorgio Sangati.

Lo spazio Bixio è affidato dall’Assessorato alla crescita a Theama Teatro per la parte artistica e organizzativa. “Frequenze dinamiche” è realizzato con il sostegno di Regione del Veneto, il patrocinio dell’Amministrazione provinciale e in collaborazione con Rete Veneta Piccoli Spazi Teatrali, Tva Vicenza e Biblioteca Civica Bertoliana. 

In un periodo di grandi dibattiti sulle identità locali, sulla loro essenza e sulla loro permanenza, può essere illuminante fare un salto nel passato, nella memoria di un territorio tanto ricco quanto complesso com’è il Veneto. Meneghello, con i suoi testi, propone un viaggio popolare e coltissimo, esilarante e commovente, nell’infanzia di un Nord-Est che non c’è più. Con un’ironia che solo la distanza (geografica e anagrafica) può dare (Meneghello ha passato gran parte della sua vita in Inghilterra come docente universitario di letteratura italiana), ci racconta i suoi ricordi di bambino in un piccolo paesino del vicentino, Malo. In questo percorso a ritroso nella sua memoria personale attraversa territori universali: l’epica della nascita, la scoperta del linguaggio, il trauma della scuola, il brivido della sessualità, il potere della religione, l’entusiasmo e la violenza dei giochi e l’onnipotenza della morte. E il racconto non può prescindere dal linguaggio, cioè dal pensiero che lo ha generato; dialetto (dialetti) e italiano si mescolano in un vortice espressionista, quasi espressione di due mondi, di due anime contrastanti ma complementari. La parola si fa interprete, testimone (ultima) di una cultura orale, fragile, magica. Scrive Meneghello che “quando si dimentica una parola, con questa non si rinuncia solo ad un termine vuoto ma si perde la cosa stessa”. L’autore ragiona così sul concetto di felicità, su cosa abbiamo perso e cosa abbiamo guadagnato con lo sviluppo della società, ma senza cadere in rimpianti conservatori e inutili patetismi. Non vuole dimostrare la superiorità di una o dell’altra epoca, vuole semplicemente metterle a confronto, contrapponendo il pensiero di lui da bambino con quello, lucido e ironico, del Meneghello ormai quarantenne.

I biglietti (Intero 10 euro; ridotto 8) sono disponibili a partire da un’ora prima degli spettacoli al botteghino del Teatro Spazio Bixio. È consigliata la prenotazione.

Per info e prenotazioni: [email protected] e 0444/322525 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18; o 345/7342025 tutti i giorni dalle 10 alle 18.

L’Associazione culturale Terracrea è nata nel 2011 dall’incontro di un gruppo di attori e registi professionisti, che pur provenendo da percorsi differenti, condividono l’interesse per una riscoperta delle radici del nostro territorio, i suoi testi, i suoi autori, le sue tradizioni, rivissute e reinterpretate in chiave originale e contemporanea, in modo da riuscire a coinvolgere ogni fascia d’età, dai più piccoli  a coloro che queste tradizioni le hanno vissute in prima persona. La ricerca dell’Associazione spazia dai testi classici della tradizione come Goldoni e Ruzante a quelli contemporanei di riconosciuto valore, come Meneghello, Stern, Durante, Zanzotto e altri.

Leggi tutti gli articoli su: Theama Teatro, Luigi Meneghello, Terracrea

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network