Quotidiano | Categorie: Musica

Pomeriggio tra le Muse, chiude la stagione con Beethoven e Schumann

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 17 Dicembre 2010 alle 22:48 | non commentabile

ArticleImage

Intesa Sanpaolo - L'Ensemble Musagète suona Beethoven e Schumann. Domenica 19 Dicembre 2010 ore 16:30, Gallerie di Palazzo Leoni Montanari. Prova generale aperta sabato 18.
Chiude in bellezza la stagione 2010 Pomeriggio tra le Muse che l'Ensemble Musagète propone da dieci anni nello splendido salone d'Apollo delle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari.

Per questo ultimo concerto l'Ensemble Musagète propone infatti due capolavori della grande tradizione quartettistica: l'opera 135 di Beethoven e il terzo quartetto op. 41 di Schumann.
Quest'anno il Musagète, per celebrare i dieci anni di attività concertistica fra i fasti barocchi dello spazio museale di Intesa Sanpaolo, ha offerto un percorso nei luoghi immaginari evocati della musica, con una particolare attenzione rivolta al repertorio romantico e al panorama contemporaneo. La musica è infatti per sua natura evocativa e i compositori hanno nei secoli sfruttato questa potenzialità, dall'onomatopeica descrizione del mondo naturale ai più complessi rimandi letterari. I Luoghi immaginari sono però soprattutto il titolo di una serie di cinque composizioni di Fabio Vacchi, uno dei compositori più significativi degli ultimi decenni, del quale sono stati proposti, oltre che due brani proprio da I luoghi immaginari (Trio e Quartetto), anche il Wanderer-Oktett e il Klaviertrio Orna buio ciel. Al maestro Vacchi, presente a Vicenza domenica 21 novembre, è stato poi affiancato il giovane compositore Pasquale Corrado vincitore della selezione per compositori "under 35" indetta dal Musagète con il sostegno di IntesaSanpaolo, al quale è stata commissionata una nuova composizione, Bludarcate, eseguita in prima assoluta lo scorso 5 dicembre.
L'opera 135 di Beethoven conclude il lungo percorso nella forma quartetto iniziato da Beethoven con l'opera 18 quasi trent'anni prima. Questo quartetto composto nel 1826 porta a compimento il processo di decostruzione formale perseguito da Beethoven negli ultimi quartetti, senza che questo comporti una dissoluzione del discorso musicale. La prima impressione è certamente quella di un'estrema frammentazione tematica: se la forma sonata classica prevedeva due personaggi dal carattere contrapposto (temi) presentati in sequenza e poi fatti giocare insieme (sviluppo), qui siamo di fronte a un proliferare di brevissime idee (di questi micro organismi melodici se ne contano almeno cinque nel primo movimento) che fluiscono una dall'altra senza soluzione di continuità. Questi spunti tematici spuri e dal carattere affatto diverso vengono poi elaborati tramite un imprevedibile gioco contrappuntistico che li interseca magistralmente. I quartetti dell'opera 41, così come tutta l'opera cameristica di Schumann, nascono invece dopo la lunga stagione che egli dedicò prima al pianoforte solo e poi, per un intensissimo anno (1840), al Lied. Si è voluto spesso rintracciare in questo avvicinamento tardivo alle forma più impegnativa del camerismo (il quartetto che ha nei precedenti di Haydn e Beethoven gli altissimi modelli) anche un maggior ossequio alle forme classiche. Se è vero che il carattere generale di questo quartetto n. 3 è estremamente rigoroso e severo, esso però non cela l'idiosincrasia schumanninana verso la forma precostituita. I quattro canonici movimenti non rispettano infatti né la successione convenzionale, né, al loro interno, il prevedibile sviluppo. I singoli movimenti sono caratterizzati da uno svolgimento per episodi e variazioni, che conferisce un carattere assai libero, narrativo, a tutto il quartetto. L'utilizzo di tecniche della grande tradizione (il contrappunto, la variazione) e, soprattutto, il passaggio da un movimento all'altro di elementi ritmici o melodici (l'incessante ritorno dell'intervallo di quinta discendente che apre il quartetto) contribuiscono a creare l'ordito del racconto, rendendo il discorso unitario e organico.
Programma
Robert Schumann (1810-1856)
Quartetto in La maggiore op. 41 n. 3
Andante espressivo - Allegro molto moderato
Assai agitato - Un poco adagio - Tempo risoluto
Adagio molto
Allegro molto vivace

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Quartetto op. 135
Allegretto
Vivace
Lento assai, cantante e tranquillo
Der schwer gefaßte Entschluß: Grave - Allegro - Grave ma non troppo tratto - Allegro

Ensemble Musagète
Giovanni Guglielmo, violino
Tiziano Guarato, violino
Michele Sguotti, viola
Giordano Pegoraro, violoncello






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network