Politici berici: coraggio per pochi, silenzio per molti, opposizione non pervenuta
Venerdi 29 Aprile 2011 alle 10:00 | 0 commenti

Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 212 in distribuzione e scaricabile in pdf.
Il Senato ed il Parlamento italiani somigliano ormai a delle Case d'Asta, dove tutti sono in vendita per l'offerente più alto. E Vicenza non è da meno, ovviamente con la sua atavica ... chiarezza. Alcuni trasferimenti in gruppi diversi da quello "elettivo" sono solo minacciati, come quello di Luca Balzi, che rimane critico ma lega...to alla maggioranza.
Poi ci sono le dichiarazioni e le azioni regolarmente smentite di Alessandra Moretti e gli ingenui tentativi da parte di Sandro Guati: la vice sindaco anche su atti politici e per disegnarsi un futuro nel Pd autonomo da quello del Variati "omnicomprensivo", il "vecchio" consigliere per amore di quartiere e di chiarezza. Se di alcuni consiglieri di maggioranza si è persa traccia, i pezzi da 90 dell'opposizione (?) o non sono mai presenti (Lia Sartori, ormai è chiaro, per silenzio assenso) o lo sono solo fugacemente e di ritorno dagli ozi romani, dove fanno soprattutto da scudi umani del nostro premier birichino l'onorevole leghista Dal lago, sia pur promotrice di una legge contro la prostituzione, e il quasi Responsabile Filippi, che sugli affari va a ripetizione dal sommo maestro. Entrambi si fanno vedere o sentire, però, sempre più speso in provincia. Manuelona per riprenderci casa, visto che palazzo Trissino è sempre più coralmente blindato. Filippi per motivi ... logistici, che potrebbero portare a un dissolvimento dell'attuale maggioranza pro elezione anticipata della una volta nemica Dal Lago. Fantapolitica? Vedremo. Alcuni assessori, poi, evitano di pensare per non dire intanto a se stessi di essere in disaccordo col capo o con quello che Bulgarini suggerisce a tutti. Sono nella maggioranza numericamente, ma la vivono come un comodo S. Pio X. Ci sono, poi, trasferimenti reali ma politicamente motivati, come quello, l'unico a dire il vero, di Silvano Sgreva, passato al misto/Idv denunciando un mancato rispetto del programma elettorale da pare della maggioranza. Gli altri reali, anche se non ispirati da folgorazioni sulla via di Damasco, ma da più terrene questioni scilipotiane o, per rimanere a Vicenza, cale ariane, sono legati alla carega, cioè, e ai vantaggi annessi, che possano essere il nuovo cemento degli amici di Cicero e la "contrattualità " dei Pat e dei patti, oltre che del vecchio patrimonio immobiliare comunale, che avevano "tecnicamente" bisogno di un leguleio, figlio e fratello d'arte, meglio se dell'Udc, che a Roma significa ... Casini, a Vicenza si legge Unione dei Contratti. La continuità dell'amministrazione, sembra suggerirci l'interpretazione variatiano-buonista, richiede una grande flessibilità politica, la stessa che in passato, quando erano ancora in voga i concetti di dignità ed onore, veniva definita tradimento. A qualcuno potrebbe venire il mal di pancia, ma a palazzo Trissino e dintorni si escludono ramadan e scioperi della fame. Per solidarietà (la dialettica è il Dna comune dei politici d'oggi) con la gente e la sua fame vera, che purtroppo non è in sciopero.
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