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Politica: Zaia presidente di regione più presente sul territorio

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 30 Novembre 2017 alle 12:58 | 0 commenti

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Non è sempre vero che i politici delle regioni non piacciono ai cittadini. Quando i governatori rinunciano a qualche comparsata televisiva o evento romano per stare più sul territorio, i cittadini quantomeno ne apprezzano la buona volontà. Un’analisi sul percepito territoriale dei governatori è stata realizzata  dal portale di marketing Spot and Web, analizzando un campione di 2000 persone delle varie regioni, uomini e donne, tra i 18 e i 65 anni. Nello specifico, cosa si chiede a un governatore? Dallo studio è emersa, prima di tutto, la presenza sul territorio (71%), con particolare accento sulla “presenza sul territorio non solo durante le emergenze” (78%).

Anche per quel che riguarda le presenze in tv, devono avvenire per sostenere la regione e i suoi territori (66%), meno, molto meno, per meri fini politici o elettorali (solo il 13%) o per motivi di interesse nazionale (16%). Molto gettonati, inoltre, il costante dialogo con i cittadini (73%), l’impegno per ridurre l’eccessiva burocratizzazione degli uffici e delle istituzioni (67%), la valorizzazione delle eccellenze della propria terra (65%), la disponibilità e la possibilità di essere facilmente raggiungibile dalla gente (61%), una presenza attiva e seguibile sui principali social network attuali (55%) e un profilo cordiale e amichevole che ispiri fiducia alle persone (52%).

Quindi, non un sondaggio sulla notorietà, bensì un indice di presenza dei governatori nei rispettivi territori, secondo il percepito e le sensazioni dei cittadini. 
Il governatore più presente su territorio è risultato Luca Zaia, presidente del Veneto, con un percepito molto alto di ‘presenza sul territorio’. Il 54% dei suoi concittadini lo giudica molto presente e visibile, concreto negli interventi e raggiungibile dal cittadino.

Al secondo posto si piazza Catiuscia Marini, dell’Umbria. Per il 52% degli umbri la presidente è molto presente. La governatrice si è distinta per aver voluto gestire in prima persona l’opera di ricostruzione post terremoto, in quanto vice-commissario. Una situazione estremamente critica che ha messo a dura prova la classe politica ma che in Umbria ha dato risultati più concreti che altrove.
Al terzo posto si colloca Enrico Rossi, leader in Toscana (51%). I suoi ripetuti viaggi nelle province toscane si sono anche tradotti in libri molto particolareggiati su eccellenze regionali, realtà del volontariato e beni pregiati come il turismo e il Made in Italy.

Quarto un altro governatore low profile, Ugo Rossi, a dire la verità con la carica di presidente della provincia autonoma di Trento (48%), forte anche delle condizioni di efficienza di una realtà come quella del Trentino, che si distingue per l’estrema funzionalità dei servizi e favorito sicuramente dalle più ridotte dimensioni del territorio.

Quinto Sergio Chiamparino, amministratore del Piemonte (46%): la sua disponibilità, sia coi cittadini sia con il mondo delle imprese su tematiche strategiche per il rilancio della regione a livello internazionale, continua a far breccia nei cuori dei piemontesi.

Sesto Vincenzo De Luca, della Campania (43%): nonostante la sua proverbiale schiettezza che può apparire a volte fin troppo sfrontata, il presidente campano è apprezzato soprattutto per la sua costante vocazione a proteggere e mantenere integri i suoi territori, conducendo vere e proprie battaglie contro la malavita e il degrado dei tesori della sua terra.

Settimo Mario Oliverio, governatore della Calabria (40%): anche per lui vale il discorso di De Luca, ovvero il grande impegno contro la ‘ndrangheta ma, allo stesso tempo, la voglia continua di restituire alla sua Regione i fasti di un tempo, riportando in vita tradizioni e costumi in disuso, per coinvolgere più persone possibili alla vita pubblica.

Ottavo Giovanni Toti, a capo della Liguria (39%): i suoi concittadini hanno apprezzato soprattutto l’impegno e l’entusiasmo della sua offerta e della sua giunta che, in questi due anni di governo, ha provato a smuovere le acque sia in termini di burocrazia sia di aiuto alle imprese, con tanto dialogo sul territorio.

Nono Michele Emiliano, presidente della Puglia (37%): “il gladiatore”, come è stato soprannominato, ha portato nella sua carriera politica lo stesso spirito che aveva quando giocava a basket o quando faceva il magistrato, cioè puntare sempre dritto alla vittoria, senza mai arrendersi. Evidentemente ai pugliesi piace.

Chiude questa speciale top ten Roberto Maroni, alla guida della Lombardia (35%): di lui i suoi conterranei valorizzano soprattutto l’animo tipicamente “lumbard” dell’instancabile lavoratore, che pone al centro di tutto il lavoro per il bene della comunità.

 

RICHIESTA

PERCENTUALE

Presenza sul territorio non solo durante le emergenze

78%

Costante dialogo con i cittadini

73%

Presenza sul territorio

71%

Impegno per ridurre eccessiva burocratizzazione degli uffici e delle istituzioni

67%

Presenze in tv per sostenere la regione e i suoi territori

66%

Valorizzazione delle eccellenze della propria terra

65%

Disponibilità e possibilità di essere facilmente raggiungibile dalla gente

61%

Presente e attivo sui principali

55%

Profilo cordiale e amichevole che ispiri fiducia alle persone

52%

Presenze in tv per motivi di interesse nazionale

16%

Presenze in tv per fini politici o elettorali

13%

CLASSIFICA GOVERNATORI PIU’ PRESENTI:

POSIZIONE

PRESIDENTE

REGIONE

PERCENTUALE

1.

Luca Zaia

Veneto

54%

2.

Catiuscia Marini

Umbria

52%

3.

Enrico Rossi

Toscana

51%

4.

Ugo Rossi

Provincia autonoma Trento

48%

5.

Sergio Chiamparino

Piemonte

46%

6.

Vincenzo de Luca

Campania

43%

7.

Mario Oliverio

Calabria

40%

8.

Giovanni Toti

Liguria

39%

9.

Michele Emiliano

Puglia

37%

10.

Roberto Maroni

Lombardia

35%

 

 

Leggi tutti gli articoli su: Luca Zaia, Spot and Web

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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