Politica rurale, Berlato scrive a premier e Alfano: no a posizioni Brambilla e Martiti
Venerdi 8 Luglio 2011 alle 00:29 | 0 commenti
On. Sergio Berlato, Pdl - Caro Presidente, Caro Segretario nazionale*, sono stato eletto con le preferenze per due legislature in Consiglio regionale del Veneto dove ho ricoperto la carica di Assessore regionale all'agricoltura, foreste, economia montana, caccia e pesca. Sono stato eletto per la prima volta al Parlamento europeo nel 1999, con un numero di preferenze che e' aumentato con la mia riconferma in Europa nel 2004 ed ulteriormente aumentato nel 2009, data in cui sono stato riconfermato per la terza volta al Parlamento europeo.
Non e' certo per vana gloria che ho ricordato quante volte ed in che modo sono stato eletto, ma per ricordare che il motivo del mio consenso è legato alla mia capacita' di rimanere in sintonia con gli elettori, continuando a presidiare quotidianamente il territorio e continuando ad avere l'umiltà di stare in mezzo alla gente per capirne i bisogni e per tentare di tradurre la mia azione politica in risposte concrete a favore dei cittadini.
So perfettamente che il mio non è certo un caso isolato ma che molti altri hanno avuto e continuano ad avere questo approccio alla politica.
Sono anche Presidente di un'associazione culturale denominata "Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale - Onlus", struttura organizzata su tutto il territorio nazionale alla quale hanno aderito agricoltori, allevatori a scopo professionale, amatoriale ed ornamentale, pescatori, cacciatori, rappresentanti del mondo della cinofilia, esponenti della cultura, dell'informazione, dello spettacolo, dell'economia, dell'editoria, delle istituzioni, della scienza, del mondo ambientalista propositivo e non integralista, rappresentanti degli indotti economici che gravitano attorno alle attivita' portatrici della Cultura rurale.
Rappresentiamo, solo in Italia, milioni di persone che lavorano, producono reddito, pagano le tasse, creano occupazione, tramandano di generazione in generazione valori ed ideali che affondano le loro radici nella Cultura rurale, cultura che e' parte importante della nostra storia e delle nostre tradizioni.
Molte di queste persone, fino a non molto tempo fa, hanno votato per il centro destra e molte di queste, nonostante tutto, continuano a premiarci con il loro sostegno.
Da quello che sento quotidianamente sul territorio, dubito fortemente che gli appartenenti a queste categorie economiche e sociali torneranno a premiarci con il loro voto alle prossime consultazioni elettorali, perlomeno fino a quando nel centro destra verrà dato spazio e verranno legittimate le esternazioni di rappresentanti del Governo, come quelle del ministro Brambilla o della sottosegretaria Martini che, interpretando in modo del tutto personale il ruolo che è stato loro affidato, non da una legittimazione popolare ma da una nomina del Presidente del Consiglio, stanno conducendo una personale crociata contro tutte le attività portatrici della Cultura rurale.
Nutro un evidente rispetto nei confronti dei miei elettori ma sento anche forte il dovere di avvisare il Presidente del Consiglio ed il Segretario nazionale del mio Partito di quali siano gli effetti devastanti sul nostro elettorato causati dalle iniziative e dalle esternazioni ad opera dei sopracitati rappresentanti del Governo.
Non vanno neppure sottaciute le drammatiche conseguenze di natura economica, sociale ed occupazionale che queste improvvide iniziative continuano a causare.
Ribadendo quanto richiesto con lettera a firma di tutti i miei colleghi al Parlamento europeo datata 21 settembre 2010 che allego in copia, non solo nel mio ruolo di Deputato italiano al Parlamento europeo e di vice Capo vicario della delegazione italiana del Popolo della Liberta' nel Partito Popolare Europeo, ma soprattutto nel mio ruolo di Presidente dell'Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale - Onlus, sono nuovamente a chiedervi di intervenire, affinché le sia pur legittime posizioni e convincimenti personali dei sopracitati esponenti del Governo non possano essere interpretate come posizioni di tutto il Governo e della maggioranza che lo sostiene.
Rimanendo a disposizione per fornire qualsiasi ulteriore chiarimento necessitasse, colgo l'occasione per porgerVi l'espressione dei miei piu' cordiali saluti.
on. Sergio Berlato
Vice Capo vicario del PDL nel PPE
Presidente Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale - Onlus
Al Presidente del Consiglio
on. Silvio Berlusconi
Al Segretario nazionale del Popolo della Liberta'
on. Ministro Angelino Alfano
a tutti i consiglieri ed assessori regionali,
a tutti i consiglieri ed assessori provinciali,
a tutti i consiglieri ed assessori comunali,
a tutti gli iscritti al PDL
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