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Poli di Schiavon, per Lonely Planet è l'unica distilleria italiana Best in Travel 2017

Di Rassegna Stampa Giovedi 3 Novembre 2016 alle 19:18 | 0 commenti

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Tra i "top 5 travel trends" individuati, la guida segnala una novità: le distillerie artigianali. Nove quelle selezionate in tutto il mondo, la Poli Distillerie di Schiavon (Vicenza) è l'unica italiana presente.

Si chiama Best in Travel 2017 ed è la nuova guida di Lonely Planet, icona dei viaggiatori di tutto il mondo dagli anni settanta. La guida, frutto di un anno di lavoro redazionale, definisce le tendenze di viaggio per l'anno a venire, decretando i migliori luoghi da visitare e le mete più innovative. Tra i "top 5 travel trends" individuati, la guida segnala una novità: le distillerie artigianali. Nove le distillerie selezionate in tutto il mondo, la Poli Distillerie di Schiavon (Vi) è l'unica italiana presente.

"Un'importante traguardo raggiunto dalla famiglia Poli, che da oltre vent'anni investe nell'accoglienza come elemento fondate della filosofia aziendale. La distilleria, insieme al Poli Museo della Grappa è, infatti, visitabile tutti i giorni con un servizio di guida in quattro lingue, accogliendo visitatori da tutto il mondo con l'obiettivo di creare cultura in merito al più rinomato distillato italiano: la Grappa" spiega l'azienda .
19.000 la media di visitatori annuali in distilleria a Schiavon. 160.000 la media dei visitatori annuali al Poli Museo della Grappa a Bassano del Grappa.
Oltre alla distilleria di Schiavon sono tre i suggerimenti di viaggio nella guida dedicati all'Italia: Pistoia, capitale della cultura 2017, al sesto posto della classifica tra le top 10 città da visitare. Venezia e Roma sono invece citate in modo inusuale, rispettivamente come città economica grazie al mercato di affitto delle case, e come città dove lavorare grazie alle crescenti reti di coworking.

Da Il Mattino di Padova


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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