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Polemiche restituzione contributi alluvione, le precisazioni della Regione

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 11 Dicembre 2013 alle 16:20 | 0 commenti

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Regione Veneto - In relazione alle proteste, riportate dalla stampa locale, contro la richiesta di restituzione di contributi ricevuti per il superamento dell’emergenza alluvione del 2010, vale la pena di richiamare le varie tappe dell’intervento attuato per fronteggiare quella calamità. Lo afferma una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale del Veneto.

In quella occasione – ricorda la nota – vennero erogati ai Comuni finanziamenti a tempo di record, prima di Natale (l’alluvione si verificò fra il 31 ottobre e il 3 novembre, l’Ordinanza commissariale è del 17 dicembre), rapportati all’entità del danno dichiarato, in modo da consentire il più rapido ritorno alla normalità per le famiglie e le imprese colpite.

Venne peraltro da subito chiarito in ogni sede che il contributo sarebbe poi stato rapportato al danno effettivamente accertato dai Comuni, secondo le indicazioni commissariali, e documentato dalle cosiddette “pezze d’appoggio”, sostanzialmente fatture e scontrini delle spese effettivamente sostenute.

In parecchie circostanze, l’attività di accertamento ha comportato una riduzione degli importi riconoscibili e, successivamente, le rendicontazioni hanno documentato una spesa inferiore a quella in base alla quale era stato erogato l’acconto. In taluni casi non venne presentata alcuna documentazione.

E’ questo fatto, cioè la differenza tra entità dell’anticipo del rimborso e danno effettivamente accertato e documentato, che ha creato le premesse per un rimborso delle risorse pubbliche a suo tempo assegnate dai Comuni, dovuto in base a precise disposizioni di legge.

Quanto all’utilizzo delle somme recuperate, l’art 1 comma 6 dell’Ordinanza del Capo Dipartimento di Protezione Civile n. 43/2013 - G.U. 28 del 2.2.2013 dice: “Qualora a seguito del compimento delle iniziative cui al comma 5, residuano delle risorse sulla contabilità speciale, il Dirigente dell’Unità di Progetto Sicurezza e Qualità può predisporre un Piano contenente gli ulteriori interventi strettamente finalizzati al superamento della situazione di criticità, da realizzarsi a cura dei soggetti ordinariamente competente secondo le ordinarie procedure di spesa ed a valere su eventuali fondi statali residui, di cui al secondo comma 4- quater dell'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modificazioni. Tale Piano deve essere sottoposto alla Preventiva approvazione del Dipartimento della protezione civile, che ne verifica la rispondenza alle finalità sopra indicate”.

Insomma: previo accertamento delle economie complessive, si provvederà a predisporre un Piano degli interventi da sottoporre al Dipartimento di Protezione Civile per la conseguente approvazione. Tale Piano comprenderà, oltre ad eventuali situazioni giuridicamente vincolanti a completamento dei finanziamenti già formalizzati alla data del 30 novembre 2013 (prevalentemente ulteriori opere pubbliche necessarie alla eliminazione di situazioni di criticità da individuarsi tra quelle già segnalate e non fino ad oggi finanziate) ovvero tra le opere prioritari ricomprese nel piano complessivo degli Interventi di messa in sicurezza predisposto dal prof. D’Alpaos, che prevede una spesa totale di oltre 2,7 miliardi di euro. In ogni caso – conclude la nota – la proposta di piano, che sarà formalizzata una volta noto il quadro delle eventuali economie, dovrà essere approvato dal Dipartimento di Protezione Civile.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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