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Poche ciacole: in edicola VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 220. E parte BassanoPiù n. 1

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 1 Ottobre 2011 alle 00:03 | 0 commenti

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Da VicenzaPiù n. 220
Per BassanoPiù n. 1, di cui parlo nella parte "opposta" di questo periodico, dico grazie a chi per promuoversi ha scelto noi e le nostre 12.000 copie, sinergiche ai 120.000 utenti unici mensili con oltre un milione di pagine visitate al mese dei nostri quotidiani web. Senza di loro, che puntano a interessare i nostri lettori, non a condizionare le nostre notizie per loro, non solo non avremmo stampato 220 numeri di VicenzaPiù ma mai sarebbe nato BassanoPiù.

La locandina di VicenzaPiù n. 220E grazie, per forza di cose, ai nostri lettori, a cui proviamo, da piccoli ma orgogliosi editori, a dare il gusto della riflessione, concorde o discorde non fa differenza, purchè ideologicamente indipendente e senza bavagli di sorta. Politici, economici e di potere, qualunque volto questo sia. Ma, ora uso la prima persona, scusatemi, grazie al flessibile staff di segreteria, impaginazione e grafica, e grazie, soprattutto, ai miei collaboratori in redazione. Non si arricchiscono facendo i giornalisti ma, ogni volta che chiudono un pezzo, è la mia ambizione, sono orgogliosi di averlo scritto in piena libertà. Come i colleghi dei giornali maggiori. Perché noi, pluralis modestiae, come linea editoriale abbiamo solo quella del privilegio della notizia "senza compromessi", della libera espressione e del confronto. Ce lo consente anche, paradossalmente, la nostra "povertà" imprenditoriale, che, però, non ci impedisce, anzi ci stimola a cercare sempre vie nuove verso i lettori: il nostro unico, vero, irrinunciabile patrimonio. Il nostro vero Più. E scusate se è poco.

P.S. Oggi ci siamo autocaricati. Ma non ce ne scusiamo.

Leggi tutti gli articoli su: ciacole, BassanoPiù n 1, VicenzaPiù n. 220

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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