Pm10, Italia deferita alla corte di giustizia UE
Sabato 7 Maggio 2011 alle 17:30 | 0 commenti
Maurizio Conte, Regione Veneto - Ass. Conte: sempre più urgenti un piano nazionale dell'aria e il riconoscimento della specificità bacino padano
"La notizia del deferimento dell'Italia alla Corte Ue di Giustizia del Lussemburgo per il mancato rispetto delle regole sui valori limite da osservare per le particelle PM10 rende sempre più urgente l'adozione di un Piano nazionale per la qualità dell'aria". Così l'assessore veneto all'Ambiente Maurizio Conte commenta la notizia comunicata dalla Corte europea di Giustizia.
Il giudizio europeo riguarda gli anni 2005, 2006 e 2007 per i quali la Commissione ha individuato l'esistenza di superamenti dei valori limite di particelle Pm10 di lungo periodo in numerose aree del territorio italiano. Ma la situazione non è migliorata negli ultimi anni, e tra le zone in cui i superamenti sono più frequenti c'è proprio la pianura padana. "Nonostante il forte impegno delle Regioni del bacino Padovano - spiega l'assessore Conte - nel migliorare la qualità dell'aria, il raggiungimento degli obiettivi fissati all'Unione europea è fortemente ostacolato dalla presenza di condizioni meteo-climatiche e di conformazione geografica avverse alla dispersione di inquinanti. La normativa europea entrata in vigore nel 2008 indica che se in uno Stato non e' possibile conformarsi per le caratteristiche del sito, le condizioni climatiche o per l'apporto di inquinanti transfrontalieri, deve notificare alla Commissione i casi e gli adeguati piani per le aree che hanno registrato superamenti. E' importante che il nostro Paese trovi il modo di far adeguatamente considerare in sede europea il particolare problema del Bacino Padano, altrimenti rischia di dover pagare onerose e inutili multe".
"In un'area - ricorda Conte- come quella del Bacino padano che rappresenta una delle più sviluppate d'Europa, in termini economici e industriali, il problema del Pm10 rischia di incidere sulla competitività delle Regioni e del Paese stesso se non verranno riconosciute le motivazioni per le quali da tempo chiediamo un deciso intervento dello Stato. Il conseguimento degli obiettivi di qualità dell'aria richiede investimenti specifici che non possono essere sostenuti dal solo ambito regionale o nazionale. Il primo passo per procedere in questa direzione è che il nostro Paese di doti finalmente di un Piano nazionale per la qualità dell'aria".
Qualche mese fa Conte aveva firmato assieme agli altri assessori all'Ambiente del bacino padano una lettera al ministro Prestigiacomo chiedendo al governo di intervenire presso la Commissione europea perché si facesse carico di sviluppare politiche che assieme alla riduzioni dei gas serra tenessero conto anche dell'impatto sulla qualità dell'aria nelle città di alcune delle tecnologie "a minori emissioni".
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