Più Vicenza con Laczco, Gentili e Rigoni: ora il problema di Dal Canto è l'abbondanza
Martedi 19 Febbraio 2013 alle 19:47 | 0 commenti
Ormai son pronti: Zsolt Laczo, Matteo Gentili e Nicola Rigoni. Fino ad un mese fa sarebbero stati accolti come salvatori della Patria, ora rischiano di diventare un peso nella gestione di una squadra che ha trovato, senza di loro, un'identità precisa. Questione di equilibri sottili che il tecnico Dal Canto dovrà curare giorno dopo giorno: Rigoni è stato mandato già due volte in Primavera, il passo lo sta recuperando e scalpita per il rientro, Laczco è stato già inserito nell'elenco dei convocati per Brescia, lo stesso Gentili è pronto per riprendersi la leadership nel cuore della difesa.
L'abbondanza di solito non è un male, soprattutto se si tratta di calciatori dallo spessore tecnico ed esperienziale altissimo. Ma a lungo andare le scelte potrebbero incidere sull'umore di calciatori tutt'altro che abituati alla naftalina. Perché, salvo ulteriori imprevisti, già da sabato contro la capolista Sassuolo Dal Canto potrebbe trovarsi a fare i conti con un organico fin troppo robusto, a scegliere tra una sorta di Vicenza 1 e Vicenza 2, a camminare su un filo di lana perché a molti big spetterà addirittura la tribuna. Ovunque c'è folta concorrenza e con i rientri di Laczco, Gentili e Rigoni tra difesa e centrocampo c'è un'ammucchiata di forza ed esperienza spaventosa. La situazione più difficile da gestire riguarda la regia di centrocampo: Cinelli e Ciaramitaro han formato un solido asse a protezione della difesa, ma per quelle due maglie fan la corsa pure l'incursore Castiglia ed il colosso ritrovato Rigoni, oltre al giovane scuola Juve Corticchia. La logica del "tutti utili, nessuno è indispensabile" non regge. Perché la struttura s'è consolidata e sarebbe assurdo modificarla proprio ora. Ma il Vicenza tipo delle ultime due giornate è incalzato da un altro Vicenza che non è niente male. Andando oltre la questione portiere (ce ne sono quattro, ma con l'ingaggio di Bremec la società ha messo in chiaro le gerarchie con gli altri tre), ci sono due soluzioni possibili per ogni ruolo: a destra Brighenti o Martinelli, in mezzo Gentili, Camisa, Milanovic o lo stesso Martinelli (che di ruolo è un centrale), a sinistra Laczo o Di Matteo (pure Pisano sta bene, ma è fuori per cause non tecniche, come per Misuraca). Stesso discorso a centrocampo: Bellazzini, Padalino, Semioli e Mustacchio per i due posti di fascia, i già citati Ciaramitaro, Cinelli, Castiglia, Rigoni e Corticchia per la regia. Infine l'attacco: Bojinov, Tiribocchi, Malonga e Giacomelli. Ne giocano solo due. Due come le possibilità di Vicenza. La bravura di Dal Canto si valuterà nella capacità di rendere il gruppo un blocco monolitico, che vada oltre i dispiaceri leciti di tanti big che si ritroveranno catapultati in tribuna.
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