Pioggia a Vicenza, cronaca e foto di un nuovo allarme: ma qualcuno persegua i reati!
Mercoledi 16 Marzo 2011 alle 20:53 | 1 commenti
Venezia Ore 12.40. Dalla sede della regione Veneto viene redatto il comunicato ufficiale: "allarme idrogeologico e idraulico per Vicenza". Dopo una mattinata di monitoraggi da parte del Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto, squilla il telefono del Comune. E' la telefonata dell' ingegner Roberto Tonellato della Regione Veneto che invita il sindaco Achille Variati a far partire le procedure di allarme alluvione, causa il progressivo accrescimento del fiume Bacchiglione (clicca qui per la photo gallery a cura dell'autore Marco Facchin e di Enrico Soli, mentre quelle col sindaco sono del Comune di Vicenza).
Le pioggia, che bagna ormai Vicenza da più di dodici ore, ha causato un visibile innalzamento dei corsi d'acqua cittadini, suscitando già in mattinata le motivate preoccupazioni dei vicentini.
Quando iniziano le operazioni di avviso alla popolazione il livello del Bacchiglione ha già raggiunto 4 metri e 64 a Ponte degli Angeli attirando negozianti e passanti ai bordi del ponte intenti ad osservare la situazione, memori della recente alluvione dello scorso Novembre.
In quegli istanti inizia quindi l'attuazione del piano d'emergenza, tramite sms verso i cittadini residenti nelle zone a rischio e volanti delle forze dell'ordine che iniziano a percorrere senza sosta per tutto il pomeriggio piazza XX Settembre, piazza Araceli vecchia, via Brotton/viale Ferrarin, il parcheggio del supermercato Pam in viale Trento, il piazzale davanti alla chiesa di Debba avvisando con megafoni e in modo diretto la popolazione.
Per le strade con cittadini e operatori dell'AIM intenti a posizionare sacchi di sabbia all'entrata di negozi ed abitazioni va in scena il preludio di quello che si spera non sia lo spaventoso spettacolo dello scorso Novembre. Molti si fermano a chiedere informazioni agli addetti del Comune e alle forze dell'ordine . Studenti, impiegati e passanti si raggruppano sui ponti e sugli argini del fiume per capire la gravità della situazione. "Si rischia di finire sotto un'altra volta" dice Sergio residente in zona stadio che incontro ai bordi erbosi dell'argine antistante il "Menti". E la sua preoccupazione è tutt'altro che immotivata. Appena un metro sotto il terriccio, difatti, una massa d'acqua marrone corre veloce sotto i miei piedi e la pioggia non cessa. Mi sposto verso un' altra zona a rischio ed ecco che sento: "Speriamo finisca di piovere subito! Non è possibile, basta una pioggia e siamo di nuovo sotto". Sono le parole di Stefano, operatore Aim, intento a sistemare sacchi di sabbia in viale Ferrarin. Queste sono un paio di testimonianze tipo della gente comune lungo tutto il perimetro della città . Per ora comunque non sono state registrate importanti fuoriuscite nei punti più critici, ma solo allagamenti lievi nelle strade costeggianti rivoli e fossi, come Via Cattane e lo stradone Ambrosini. L' emergenza resta comunque alta poiché anche in caso di cessazione delle precipitazioni le comunicazioni che arrivano dalle zone montane, dove il Bacchiglione cresce, non sono completamente confortanti.
Lo stato di allarme dunque durerà fino alle 14 di domani, giovedì 17 Marzo, con l'augurio chiaramente che la situazione migliori. E' urgente che, oltre all'efficienza ora ritrovata di chi interviene nell'emergenza, inizino le opere di "difesa" del territorio.
E che d'ora in poi si comincino a fermare quelle che sono le cause del ripetersi della paura a Vicenza: le colate di cemento impastate con la speculazione favorite dai politici e non colpite abbastanza dalla magistratura.
Eppure in questo disastro ambientale, per i cittadini almeno, esistono reati che potrebbero non essere solo morali. Noi li denunciamo! Tutti.
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