Pilastro: "Le banche siano più collaborative"
Martedi 26 Gennaio 2010 alle 12:42 | non commentabile
CNA Vicenza
PILASTRO (CNA THIENE): LE BANCHE SIANO PIÙ COLLABORATIVE E TOLGANO LE NUOVE COMMISSIONI BANCARIE. CONDIZIONI PEGGIORATE SECONDO L'ANTITRUST FINO A 15 VOLTE.
Thiene - «L'attività dei Consorzi fidi sta sostenendo le aziende subiscono nuove commissioni bancarie che di fatto ripropongono il massimo scoperto». L'ennesimo allarme sul problema dell'introduzione di nuovi balzelli e costi da parte del sistema bancario è lanciato da Giacomo Pilastro, Presidente della Cna di Thiene. Che sia una prassi che si diffondendo presso gli istituti di credito lo dimostra la recente segnalazione dell'Antitrust. «Già nel mese di luglio la nostra Cna Regionale ha segnalato con forza i rischi legati alla riproposizione sotto mentite spoglie della commissione di massimo scoperto da parte delle banche - spiega Pilastro - il problema viene oggi giustamente evidenziato dall'Autorità Garante per la concorrenza e per il mercato. I nuovi balzelli imposti dagli istituti di credito possono causare un sensibile aumento dei costi nei confronti degli utenti, tanto da rimpiangere la vecchia commissione di massimo scoperto».
L'Antitrust ha sottolineato come i nuovi costi aggiuntivi delle banche risultino nettamente peggiori delle condizioni precedenti, in certi casi fino a 15 volte. «Questo problema è stato contenuto dai Consorzi fidi - precisa Nereo Sella, Presidente del Confidi Cna di Vicenza - abbiamo ridotto, e in certi casi azzerato tali commissioni. In particolar modo con il mondo delle banche popolari è stato possibile stipulare nuove condizioni per i prestiti alle aziende supportate dai Confidi. Questa è la dimostrazione di quali benefici alle imprese e al sistema economico possano essere generati dalla collaborazione tra banche e categorie imprenditoriali». Si tratta però di una collaborazione che in questa fase procede molto lentamente. Continua Sella «le banche di credito cooperativo e le grandi aggregazioni finanziarie hanno qualche difficoltà nel recepire i cambiamenti in atto nel mondo dei Confidi, i quali non possono più essere considerati solo come semplici ammortizzatori di bilancio. È necessaria quindi un'accelerazione da parte del sistema bancario nella definizione compiuta degli accordi con i Consorzi fidi per valorizzarne a pieno il nuovo ruolo di sostegno al sistema economico e di partnership finanziaria. Diversamente, rischiamo di ritrovarci con un sistema produttivo indebolito e dequalificato, che potrebbe farsi trovare impreparato di fronte ad una futura e tanto auspicata ripresa».