Piazza Poste, Sandoli: degrado e incuria a pochi passi dalla Basilica
Giovedi 8 Novembre 2012 alle 17:04 | 0 commenti
Alesso Sandoli, Responsabile Sicurezza Lega Nord Vicenza - Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di residenti e commercianti della zona circa lo stato di degrado e di incuria in cui versa piazza delle Poste in particolare l'ingresso sotto i portici della palazzina che ospita le Poste Italiane. Invitiamo pertanto qualche amministratore locale a fare un giro in zona, in particolare al calare del sole o alla mattina presto per rendersi conto della reale situazione.
Lo spettacolo di cui possono godere le migliaia di turisti che stanno affollando la mostra in questo periodo è totalmente gratuito e a due passi dalla Basilica appena ristrutturata: scritte indecorose in ogni centimetro della facciata e del colonnato, sporcizia, bottiglie di birra abbandonate, barboni accampati che passano le nottate e se si è fortunati la mattina si può trovare anche qualche chiazza di vomito. Che senso ha aver tirato a lucido la Basilica Palladiana e piazza dei Signori se poi a meno di 100 metri le piazze vivono in una situazione di tale degrado? Che impressione diamo ai turisti che stanno affollando la nostra città se poi a pochi passi sono costretti a vedere certi spettacoli? E' inutile pavoneggiargi per la bellezza della Basilica appena ristrutturata se poi a poche centinaia di metri regnano degrado e incuria. Il centro storico non è solo piazza dei Signori e la Basilica ma anche piazza Erbe, piazza delle Poste, Piazza Duomo, piazza Castello, piazza San Lorenzo e così via e l'amministrazione deve porre attenzione a tutte le criticità .
Per risolvere la situazione di piazza Poste in tempi brevi richiediamo pertanto una pulizia generale e la creazione di una cancellata che impedisca l'accesso sotto i portici delle Poste dopo la chiusura degli uffici, soluzione già adottata con successo a Palazzo Angaran in contrà Santa Lucia risolvendo i problemi di degrado della zona causati dai numerosi clochard che vi trascorrevano le giornate e le nottate.
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