Quotidiano | Categorie: Sindacati

Piazza Castello gremita: lo sciopero generale Cgil è davanti alla sede di Confindustria

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 6 Maggio 2011 alle 11:30 | 0 commenti

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A un primo colpo d'occhio Piazza Castello è gremita da oltre 3.000 persone in sciopero, se così si possono definire anche i manifestanti senza lavoro, adulti e, troppi, giovani, "inviati in sciopero" dalla "società" tout court.  La piazza di fronte alla sede di Confindustria Vicenza è stata scelta non a  caso come  sede della parte conclusiva dello sciopero generale odierno della Cgil (foto d'archivio, a breve quelle di oggi). 

Vicenza è una delle cento piazze d'Italia in cui hanno manifestatoanche numerosi iscritti ad altre sigle, ci dicono, e a cui hanno aderito ufficialmente, tra gli altri, il Partito democratico (in maniera un pò soft a dire il vero), i Cub Usb, la Rete degli Studenti, il Collettivo Studenti Scuola Pubblica di Vicenza, Rifondazione Comunista, il Partito dei Comunisti Italiani, i comitati referendari per i referendum sull'acqua pubblica, l'Assemblea Difesa Scuola Pubblica Vicenza.

La manifestazione è in parte festante per la capacità dei lavoratori, dei precari e dei disoccupati di ritrovarsi insieme nonostante le divisioni sindacali ma è insieme arrabbiata per i problemi irrisolti e con poche prospettive di essere risolti se si andrà avanti così, con un parlamento avviluppato su se stesso e sull'aumento di un altro tipo di costosi occupati (i vice ministri e i sottosegretari) e con aziende che rispondono troppo spesso alla crisi con tagli indiscrimeninati anche alla sicurezza, come riferiamo in altre parti mostarndone le testimonianze in termini di costi in vite umane.

L'appello? Prima a una ritrovata e non asservita unità sindacale, poi a un'apertura delle aziende a una maggiore concertazione con i lavoratori per costruire un blocco unico che per il lavoro (e il business) delle aziende e per il lavoro (e la vita dei dipendenti) vada insieme dal Governo per pretendere un'attenzione che oggi non c'è.

L'alternativa? Il baratro definitivo e l'esplosione di una pericolosa crisi sociale.

E i blocchi degli accessi ala città ne sono un primo esempio.

 

Leggi tutti gli articoli su: cgil, Confindustria, sciopero, Governo, Piazza castello

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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