Piazza Affari, i titoli bancari precipitano
Martedi 10 Gennaio 2012 alle 00:46 | 0 commenti
MPS riesce a far peggio di Unicredit i cui diritti perdono oltre il 65% nella prima giornata di contrattazione. Si salvano Diasorin, Saipem e Luxottica.
Doveva essere la giornata di Unicredit (-12,81%), e lo è stata, disintegrato il record di azioni scambiate stabilito soltanto venerdì scorso, ma il ribasso del titolo, seppur a due cifre non è stato il peggiore dell'indice principale. C'è infatti chi è riuscito a fare peggio, con l'intento di evitare un bagno di sangue per un aumento di capitale, Banca MPS (-14,38%) ha varato un piano che prevede dismissioni e cartolarizzazioni, come lo abbia accolto il mercato è riassunto dalla performance del titolo.
Ma anche titoli che in giornata erano arrivati a guadagnare diversi punti percentuali, come ad esempio Banca Intesa (-3,17%) al termine han fatto segnare ribassi consistenti, così è accaduto anche al Banco Popolare (-5,36%), Ubi Banca (-3,01%), la Banca Popolare di Milano (-3,25%), aveva invece viaggiato sempre in territorio negativo ed ha terminato con un forte ribasso Mediobanca (-6,87%) che, ricordiamo guida con BofA Merrill Lynch il consorzio di garanzia dell'aumento di capitale Unicredit.
Insomma gli aggettivi, per definire quanto da tempo sta accadendo al settore bancario sono stati esauriti, si è andati in prestito anche dall'estero (debacle, sell-off), ma nulla riesce a descrivere appieno la gravità della situazione.
Noi ribadiamo a più riprese che occorre evitare il panico, unico vero grande pericolo dal quale probabilmente non ci sarebbe ritorno, ma occorre capire e soprattutto chiarire come possa oggi il Banco Santander annunciare di aver raggiunto con largo anticipo l'obiettivo del core capital al 9% senza ricorrere al mercato quando l'Eba richiedeva una ricapitalizzazione di 15 miliardi di euro. Sono vicende che meriterebbero approfondimenti.
Torniamo a guardare in casa nostra e rivolgiamo lo sguardo alla parte alta della classifica odierna, in vetta ai rialzi giornalieri troviamo Diasorin (+3,83%) seguita da Saipem (+2,00%), Luxottica (+1,24%) e Campari (+1,06%).
Fa inoltre un certo effetto, in una simile giornata, vedere in positivo un titolo del risparmio gestito come Mediolanum (+0,94%) che precede Terna (+0,90%), Finmeccanica (+0,51%), Snam Rete Gas (+0,36%), e Impregilo (+0,17%).
Da rimarcare anche il calo di Fiat (-6,23%) nonostante Marchionne abbia poi rettificato che resterà alla guida dell'azienda del Lingotto almeno fino al 2015, pesante anche il calo di Exor (-3,11%).
Non possiamo terminare il commento alla nostra Borsa senza citare i Diritti Unicredit (-65,42%) terminati, dopo un bagno di sangue, a 47 centesimi di euro.
Difficile, se non impossibile, prevedere cosa ci attende domani, inutile e banale continuare a parlare di volatilità .
Giancarlo Marcotti per VicenzaPiu.com
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