Piano industriale BPVi, 575 esuberi e 150 filiali chiuse. Iorio: banca solida e radicata sul territorio, utile già nel 2016
Mercoledi 30 Settembre 2015 alle 19:05 | 0 commenti
Riduzione di organico di 575 risorse, chiusura di 150 filiali, di cui 75 già nel 2015. Ritorno all'utile già nel 2016 (ma senza previsione di cifre), poi utile a 200 milioni nel 2018 e 330 nel 2020. Rinnovamento completo della governance, in vista dell'aumento di capitale da 1,5 miliardi garantito da Unicredit che sarà portato a termine entro aprile 2016 e della trasformazione della banca in una società per azioni quotata.
Sono queste le linee guida del piano industriale di Banca Popolare di Vicenza per il 2015-2020 presentate oggi dal direttore generale e consigliere delegato Francesco Iorio , dopo che lo stesso piano era stato approvato all'unanimità dal consiglio di amministrazione.
"La posizione di liquidità è del tutto solida, con questo piano siamo una delle banche più patrimonializzate dell'intero sistema bancario italiano" ha detto Iorio. "Ci sarà una forte focalizzazione sui presidi storici, con un modello di servizio dinamico e semplice. Viene valorizzato il ruolo di banca commerciale radicata sul territorio. Puntiamo a fare molto bene la raccolta e il finanziamento alle piccole e medie imprese tipiche della nostra area di insediamento".
Tra i punti toccati dal piano il ridisegno dei modelli di servizio alla clientela, con una bipartizione tra mercato community, per famiglie e piccoli operatori, e private e corporate gestite in sinergia. Saranno rivisti i controlli interni tramite il ricorso a risorse esterne, inoltre sarà impresso un forte sviluppo alle professionalità delle risorse commerciali. Per quanto riguarda gli esuberi la riduzione di organico sarà di 575 unità , 300 nei primi mesi del 2016 e 275 nel 2020. "Tutti gli esuberi saranno condotti con esodo volontario attraverso un fondo dedicato, come la prassi comune del mondo bancario prevede", ha precisato Iorio.
Il Dg ha annunciato inoltre che ci sarà una revisione della gestione del credito, con policy molto più stringenti, mentre il credito deteriorato sarà gestito anche tramite una struttura specializzata. "Agli imprenditori voglio dire che sono previste nuove erogazioni di credito per 2 miliardi nel 2015-16, e che non è stato fissato nessun limite in termini di erogazione".
Iorio si è infine soffermato sulle prospettive per l'aumento da 1,5 miliardi, augurandosi che "gli attuali soci possano essere convinti del valore della banca e sottoscrivano l'aumento" e sottolineando anche come ci sia "la possibilità che alcuni operatori istituzionali e privati possano partecipare in maniera anticipata allo stesso".
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