Immigrazione in Veneto: 600.000 stranieri. Stival: regolari una risorsa, no a clandestini
Sabato 30 Luglio 2011 alle 16:45 | 0 commenti
Daniele Stival, Regione Veneto - Si concentra sulle gestione di una realtà composta da circa 600.000 cittadini stranieri residenti in Veneto il Piano Regionale Annuale per l'Immigrazione, approvato in via definitiva dalla Giunta regionale dopo il via libera della competente Commissione del Consiglio, su proposta dell'assessore ai flussi migratori Daniele Stival. Il Piano è dotato di un budget complessivo di circa 2 milioni di euro.
"Con le azioni previste - sottolinea Stival - puntiamo ad una gestione integrata, in collaborazione con Province, Comuni e Associazioni di volontariato, di un fenomeno in aumento che ha visto crescere di 25.000 unità il numero di stranieri presenti in Veneto. Tutti gli interventi riguardano ovviamente - precisa Stival - i cittadini regolari, mentre nei confronti della clandestinità confermo l'impostazione della tolleranza zero". Il Piano, sulla base delle indicazioni emerse dal rapporto sull'Immigrazione 2011 realizzato dall'Osservatorio Regionale Immigrazione e da Veneto Lavoro, indica come prioritaria l'esigenza di concentrarsi sulla prevenzione della marginalità sociale della popolazione immigrata regolare, anche per ridurre la conflittualità tra le fasce deboli italiane e straniere.Il grosso dei finanziamenti è dedicato a tre aree d'intervento: la formazione, l'integrazione sociale e scolastica, la gestione, accoglienza e mobilità internazionale dei flussi migratori. L'intero sistema dei servizi veneto verrà coinvolto attraverso il Piano Territoriale per l'Integrazione, con durata annuale ed elaborazione su base provinciale. L'obiettivo è favorire e sostenere l'integrazione attraverso il coordinamento degli Enti Locali in concorso con le scuole, il mondo dell'associazionismo, costituendo appositi tavoli provinciali di coordinamento dei Piani, per i quali i referenti istituzionali sono le Province e le Conferenze dei Sindaci. Le azioni di formazione saranno in capo alle 7 Province; quelle di integrazione sociale e scolastica, alle 21 Conferenze dei Sindaci. Alle azioni di formazione è dedicato 1 milione 058 mila euro per programmi coordinati di insegnamento della lingua, della cultura e dell'educazione civica rivolti agli immigrati adulti; per percorsi formativi-informativi provinciali che favoriscano la conoscenza della lingua e della cultura veneta e per la formazione e informazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che comprenda una migliore comprensione della lingua veneta, la più utilizzata ad esempio nei cantieri e nelle famiglie dove è presente una badante o una colf straniera. Il tutto dando priorità agli accordi con gli Enti Bilaterali. Altro fronte su cui si opererà è l'integrazione sociale e scolastica (738.000 euro), con azioni per l'inserimento scolastico, l'insegnamento della lingua e interventi mirati alla lotta alla dispersione scolastica; con la valorizzazione dei mediatori linguistico-culturali; con l'informazione attraverso appositi sportelli; con l'inserimento delle donne straniere, in particolare quelle sole con bambini. Particolare attenzione sarà posta anche al sostegno al rimpatrio volontario, con azioni di supporto informativo e di assistenza tecnica per le pratiche burocratiche. "Lo scorso anno - sottolinea Stival - l'apposito sportello ha trattato più di 200 richieste ed è un servizio che va incentivato. L'ottica con cui operare non è quella di pagare un biglietto, ma di ostruire percorsi di rientro seri e pianificati ricercando anche accordi di cooperazione con gli Stati di provenienza". Impulso verrà infine dato all'attività della rete informativa (120.000 euro) e dell'Osservatorio Immigrazione (125.000 euro). "Conoscere il fenomeno immigratorio nelle sue più svariate sfaccettature - fa notare Stival è infatti di importanza vitale per allestire azioni concrete ed efficaci e gestire un fenomeno che, per quanto riguarda gli immigrati regolari, può e deve diventare una risorsa e non un problema".
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