Pfas, Stefano Fracasso (PD): “Massima urgenza per la bonifica. Considerare riconversione industriale”
Giovedi 15 Giugno 2017 alle 16:35 | 0 commenti
Il capogruppo del Pd Stefano Fracasso interviene in seguito alla pubblicazione dei contenuti della relazione del Noe sulla contaminazione da PFAS. "La relazione del Nucleo Operativo Ecologico richiede un salto di qualità nell'azione di tutela ambientale e sanitaria. La Regione deve assumersi la guida delle attività di caratterizzazione e bonifica delle zone ad alto inquinamento PFAS stringendo da subito una collaborazione con il Ministero dall'Ambiente che ha confermato la piena disponibilità . Azione tanto più urgente visto che la nota evidenzia un inquinamento ancora in atto. La relazione apre infatti uno scenario in cui altre sostanze non ancora normate, oltre ai PFAS, dovranno essere identificate". "È necessaria una duplice azione.
Da un lato in maniera congiunta con il Ministero, dall'altro nelle relazioni con l'azienda: deve essere chiamata in causa la casa madre di Miteni, che fa parte di un gruppo internazionale ICIG con un fatturato di oltre 2 miliardi - aggiunge Fracasso -. Le giustificazioni economiche da parte del privato a fronte dei costi della bonifica sono inaccettabili. Stesso discorso vale anche per Mitsubishi che non può lavarsene le mani, visto che secondo la relazione del NOE anch'essa era informata".
"Bene il protocollo d'intesa siglato oggi, a cui va dato subito seguito - conclude Fracasso -. La bonifica del suolo richiederà attività complesse e un'interferenza con le attività produttive non può essere esclusa, ma procedere è necessario. È giunto il momento di considerare progetti di riconversione industriale".
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