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Pfas, Miteni chiede proroga commissione regionale dopo relazione su Pfoa dell'agenzia europea ECHA

Di Note ufficiali Lunedi 9 Luglio 2018 alle 13:33 | 0 commenti

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L’azienda con questa nota stampa invita a considerare il nuovo scenario dopo la pubblicazione avvenuta pochi giorni fa della relazione sul PFOA da parte dell’organismo per la chimica dell’Unione Europa, ECHA
"La vogliamo invitare a far sì che, nell’interesse di tutti, il lavoro della commissione d’inchiesta sui PFAS non venga interrotto ma che possa proseguire nel suo operato considerando le nuove fonti ufficiali che illustrano l’ingresso in Veneto di PFOA e precursori del PFOA centinaia di volte più elevati di quanto fino ad oggi considerato”. 

Miteni scrive così ai consiglieri regionali chiedendo che il lavoro della commissione d’inchiesta prosegua prendendo atto delle rivelazioni fatte il 26 giugno scorso dall’agenzia che regolamenta l'uso delle sostanze chimiche dell’Unione Europea. In quel rapporto si parla di centinaia di tonnellate di PFOA immessi nell’ambiente dall’utilizzo fatto da industrie del tessile, della pelle, della carta, nella produzione di coloranti e inchiostri.
Le dimensioni dell’inquinamento della falda e delle acque di superficie sono sempre state incoerenti con le dimensioni della produzione Miteni i cui volumi non possono giustificare una diffusione e una concentrazione così ampia. Il documento dell’agenzia dell’Unione Europea riporta dati sull’utilizzo di PFOA e precursori dei PFOA con volumi centinaia di volte più elevati dell’intera produzione Miteni e questo potrebbe spiegare i livelli contenuti nelle acque. Questi precursori, dice il documento, diventano PFOA puro fino all’80% del loro volume. Solo nel Veneto hanno dimensioni superiori alle 160 tonnellate per anno di sostanze che non essendo ancora PFAS quando vengono immesse nell’ambiente ma lo diventano successivamente non sono mai state misurate negli scarichi industriali di chi le utilizza.
Il nuovo documento pubblicato pochi giorni fa non può dunque essere stato considerato dalla commissione regionale ma è fondamentale perché fa tornare i conti sull’inquinamento ed è necessario per comprendere la portata di un fenomeno che sarebbe ancora in atto a prescindere da Miteni che ha raggiunto emissioni vicino allo zero.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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