Pfas, l'on. Silvia Benedetti (M5S): "troppe incertezze sull'acqua potabile"
Martedi 17 Ottobre 2017 alle 20:47 | 0 commenti
"E' inaccettabile che decine di migliaia di genitori continuino ad essere lasciati nella più totale incertezza rispetto a un bene tanto prezioso come l'acqua a disposizione delle proprie famiglie." Ad intervenire è la deputata Silvia Benedetti (M5S) fin dall'inizio in prima linea nella lotta alla grave contaminazione e prima firmataria di una proposta di legge "Pfas zero" depositata alla Camera nell'aprile del 2016.
"Specialmente negli ultimi mesi - continua la deputata - nonostante alcuni interventi importanti di Regione e gestori del servizio idrico sono stati presi in diversi comuni della zona rossa provvedimenti ulteriori a tutela della cittadinanza, questo anche in risposta alla forte preoccupazione da parte della popolazione. Mentre diverse autorità continuavano e continuano a ribadire che consumare l'acqua dei rubinetti sarebbe sicuro, a Montagnana in tutte le scuole verrà distribuita solo acqua in bottiglia, intervento analogo a quelli già compiuti, ad esempio, a Lonigo e Legnago a tutela anche del cibo preparato nelle mense."
"Perché tali provvedimenti precauzionali non vengono presi anche negli altri comuni della zona rossa, nei quali viene messa a disposizione la stessa acqua che in comuni vicini viene evidentemente considerata poco sicura?" si domanda Benedetti.
"Su questo importante aspetto legato alla contaminazione - insiste la portavoce pentastellata - si continua a registrare, ormai da troppo tempo, un approccio tutt'altro che precauzionale rispetto alla salute delle persone. Negli edifici pubblici, specialmente nelle scuole, dovrebbe essere stata immediata la decisione di mettere a disposizione acqua completamente priva di Pfas, e a questo punto sarebbe assolutamente necessario un intervento della Regione affinché, anche nei comuni in cui evidentemente la sensibilità è stata minore, si arrivi al più presto ad ottenerlo."
"Questo che riporto non è altro che il timore di migliaia di mamme e di papà , che continuano a non accettare di sentirsi dire che l'acqua è sicura, quando continua a contenere notevoli quantità di sostanze perfluoralchiriche, seppure a norma di legge. Anche con l'abbassamento dei limiti imposto dalla Giunta regionale, dai rubinetti potrà infatti continuare ad uscire acqua con una concentrazione di 390 nanogrammi per litro come somma di Pfas. Non è certo difficile comprendere come possa far male continuare ad incrementare, seppur in maniera minore, l'assunzione di questo inquinante che la popolazione già ha accumulato per anni, ed è, al contrario, molto difficile comprendere come si possa, alla luce di quanto ampiamente fin'ora dimostrato, accettare di far scorrere nelle case acqua con anche solo dieci nanogrammi di pfas."
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