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Pfas e GenX, Daniela Sbrollini porta il caso in parlamento: "nuove preoccupazioni"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 20 Luglio 2018 alle 12:14 | 0 commenti

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La senatrice vicentina del Partito Democratico Daniela Sbrollini ha presentato una interrogazione scritta al Ministro della Salute ed al Ministro dell’Ambiente. “I recenti nuovi inquinanti - spiega Sbrollini - ritrovati nella zona Miteni pongono a tutti nuove preoccupazioni. I Ministri della Salute e dell’Ambiente dovranno per forza prendere una posizione precisa al riguardo. Per questo ho presentato una interrogazione rivolta ad entrambi per avere informazioni e per stimolare una posizione ufficiale” 

“Sono dello stesso parere dei Consiglieri regionali Guarda e Zanoni. Purtroppo – sottolinea la senatrice PD – anche la Relazione della Commissione straordinaria d’inchiesta sui Pfas ha partorito dopo tanti (troppi) mesi una relazione corposa ed importante ma che fa una testimonianza “storica” e inevitabilmente non attuale, visto che il caso GenX non è nemmeno citato. Quindi a maggiore ragione sono importanti i punti di vista dei due Ministri”

Interrogazione presentata da DANIELA SBROLLINI
La Provincia di Vicenza ha recentemente bloccato una parte della Miteni, Azienda Chimica con sede a Trissino (Vi), passata agli onori della cronaca (nera) dalla fine del 2013 per una grave situazione di inquinamento da Pfas e Pfoa delle falde acquifere che è stata registrata in una vastissima zona a valle della Azienda suddetta.
Il motivo del recente blocco della produzione riguarderebbe la parte degli stabilimenti dove si lavora il nuovo acido GenX (o Hfpoda) recuperato da rifiuti che arrivano dall’estero.
È un fatto grave che si somma ai ben tristemente noti problemi che per decenni ha portato questa Azienda, con nomi diversi, a produrre sostanze che hanno determinato un progressivo inquinamento delle falde sottostanti. Queste falde sono da sempre fonte primaria di approvvigionamento per gli acquedotti comunali che alimentano decine di comuni a valle dell’Azienda Miteni. Per non contare poi dei numerosissimi pozzi privati usati anche per abbeverare le coltivazioni agricole e gli animali domestici e da allevamento.
 
Considerato che:
questo fatto potrebbe aprire scenari nuovi, visto che stiamo parlando non già di una lavorazione storica ed avvenuta per lo più in anni e decenni anteriori al 2015, ma della lavorazione recente di rifiuti provenienti dall’estero;
 
su questa attività l’Azienda probabilmente pensava di creare un’alternativa produttiva alla produzione di Pfas e Pfoa.

Considerato inoltre che:
 
si crea un’ombra assai preoccupante che avvolge il futuro della Miteni;
 
tutto questo genera ulteriori giustificate preoccupazioni nei cittadini e mettono gli amministratori locali in una situazione di evidente imbarazzo;
 
Considerato infine che tutto questo accade in un momento di crisi finanziaria della Azienda che rischia di diventare un ulteriore macigno sulle spalle dei lavoratori dipendenti.
 
Si chiede al Signor Ministro per sapere:
 
se corrisponde al vero che tali rifiuti provengono dall’Olanda o anche da altre zone del mondo;
 
se risulta che Arpav abbia chiesto la chiusura parziale o totale della Azienda Miteni;
 
se le concentrazioni dell’acido GeenX trovato, sembra, nei terreni dentro e fuori del perimetro aziendale si configurino come errori di produzione, errori di smaltimento, imperizie, leggerezza o altri comportamenti delittuosi;
per quale causa sostanze sono finite nel terreno;
come la Miteni agisca per mettere in atto tutte le azioni necessarie per evitare un inquinamento della falda;
 
quali pericoli corrono i lavoratori dell’azienda ed i cittadini che vivono nei dintorni e si approvvigionano delle acque prelevate dalle falde dove i filtri a carboni attivi sembrano frenare i Pfas ed i Pfoa ma non è dato a sapere se sono in grado di frenare anche questi acidi recentemente ritrovati.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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