Pfas, censimento scarichi. Le posizioni della consigliera regionale Guarda e dell'azienda Miteni
Mercoledi 16 Novembre 2016 alle 17:38 | 0 commenti
Sull'approvazione da parte del Consiglio regionale del Veneto della mozione che prevede il censimento di tutti gli scarichi contenenti sostanze perfluoroalchiliche nei corpi idrici intervengono sulla questione Pfas la consigliera regionale di Alessandra Moretti Presidente, Cristina Guarda, e l'azienda Miteni. “Sono molto soddisfatta che sia stata accolta la mozione, di cui sono prima firmataria, e che è stata sottoscritta lo scorso mese di giugno da tutta l’opposizione, con cui si chiede alla Giunta regionale di intervenire affinché vengano identificati nei corpi idrici tutti gli scarichi contenenti Pfas", dice Guarda in una nota, ricordando “come l’obiettivo regionale deve essere quello di responsabilizzare chi produce utilizzando il bene pubblico e, al contempo, spingere verso un cambiamento culturale in ordine alle tematiche ambientaliâ€.
“Limitare l’obbligo dei controlli alla sola agricoltura- precisa Guarda- un settore che è parte lesa e non colpevole dell’inquinamento, con i primi pozzi chiusi, è fondamentalmente ingiusto, e viene in questo modo minato lo stato di salute di tante imprese, per problemi non creati dalle stesseâ€.
“È bene- prosegue la consigliera regionale- che ciascuno sia consapevole delle proprie responsabilità â€.
“L’inquinamento da Pfas- informa Guarda- interessa una parte, non piccola, del territorio veneto: sono molti gli utilizzatori di acqua del sottosuolo, che poi viene reimmessa nelle acque superficiali. Se la Regione impone i dovuti controlli, allora questi vanno applicati a tutti, non solo ad una categoria, considerato che tante aziende utilizzano i Pfasâ€.
“Analizzare le acque di tutti gli scarichi del territorio contaminato- continua nella propria disamina la consigliera regionale- consente di poter disporre di una fotografia chiara della situazione, anche sul comparto industriale che contribuisce all’inquinamentoâ€.
“Questo- precisa l’esponente di Alessandra Moretti Presidente- serve a far sì che la Regione possa diventare promotrice di progetti coordinati tra istituzioni, enti, consorzi e mondo industriale, con il fine ultimo di abbattere la concentrazione di Pfas nelle acque superficialiâ€.
“Ancora- conclude Cristina Guarda- non ci sono certezze, dal punto di vista sanitario, in ordine alle interazioni che i perfluoralchilici potrebbero avere con l’organismo umano, e pertanto l’obiettivo primario della Regione deve essere quello di tutelare l’ambiente da sostanze non biodegradabiliâ€.
Miteni invece puntualizza in una nota che "riteniamo molto importante che la Regione Veneto abbia deliberato un censimento di tutti gli scarichi alla ricerca dei Pfas. Finalmente si sceglie un approccio serio e sistematico che aiuterà a capire da dove arrivano queste sostanze e come finiscono nelle acque. E’ bene che questo censimento consideri anche le immissioni puntuali di Pfas. Miteni ha un ciclo di lavoro costante e scarichi monitorati e controllati ininterrottamente. Molte azienda che utilizzano i Pfas invece scaricano solo in una fase del ciclo produttivo ed è in quel momento che deve avvenire il monitoraggio. Miteni si è sempre messa a disposizione delle istituzioni, con il suo patrimonio di conoscenza tecnica e scientifica, per fornire tutte le informazioni sui perfluoroalchilici. Auspichiamo che questa decisione del Consiglio Regionale apra una nuova fase in cui il confronto costruttivo consentirà di affrontare i problemi a beneficio delle stesse istituzioni, degli enti, dei consorzi e di tutto il mondo industriale".
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