Petizione di cittadini di Viale Brotton, S. Paolo, Via Carducci, Via Gioberti, Viale Ferrarin
Lunedi 27 Dicembre 2010 alle 12:30 | 0 commenti
Al Presidente della Regione Veneto, Al Magistrato alle Acque di Vicenza, Al signor Prefetto di Vicenza, Al signor Sindaco di Vicenza, OGGETTO: Alluvione del 1° novembre 2010
Siamo cittadini che abitano a Vicenza nel quartiere comprendente Viale del Brotton, angolo Via Carducci con Via Gioberti, Viale Ferrarin e traverse fino alla chiesa di San Paolo (zona impianti sportivi). Siamo stati duramente e inaspettatamente colpiti dalla esondazione del fiume Bacchiglione del 1° novembre. Da allora la nostra vita è completamente cambiata.
Viviamo nell'angoscia, scrutando quel fiume che prima sembrava nostro amico. Non possiamo più utilizzare tranquillamente i nostri garage dove abbiamo perduto autovetture, mobilio, suppellettili, strumenti, ricordi e molte altre cose che fino ad oggi ci sembravano al sicuro.
Non possiamo permetterci di assentarci qualche giorno per paura di essere richiamati da nuovi allarmi o da notizie sconvolgenti.
Abbiamo le masserizie, quelle poche che abbiamo tentato di salvare, ammassate nel sottoportico dei condomini o sui terrazzi. Ci sembra di abitare nel terzo mondo: in zona ci sono diverse abitazioni
di pregio che ora rischiano di essere dequalificate e svalutate.
Abbiamo tutti convenuto che la causa di quanto è successo nel nostro quartiere, cominciando da Viale del Brotton, è stata la mancanza dell'argine sinistro (sulla riva che ci riguarda) nel tratto che va dalle piscine al ponte di S. Croce.
In detto tratto si notano alcuni orti che vanno degradando verso l'alveo del fiume senza alcuna "presenza di argine" , argine che -data l'orografia -sembra non sia mai esistito.
La gente che abita qui da più di quarant'anni riferisce che nel '66 ci fu un'altra esondazione - minore di questa - e afferma che comunque nulla da allora è stato fatto per mettere in sicurezza l'argine in questa zona.
Questa negligente incuria non può continuare !
Anche il proliferare delle nutrie e di altri animali ha fatto la sua parte (dal ponte di S. Croce ne sono perfettamente visibili le tane), ma è avvenuto come di consueto nella completa e incosciente indifferenza o incompetenza delle Autorità preposte.
Pertanto chiediamo un intervento deciso diretto e urgente di TUTTI GLI ENTI O AUTORITÀ COMPETENTI, al fine di adottare ogni iniziativa e ogni provvedimento tecnico atti ad evitare che queste cose si possano ripetere.
Il problema è serio, impellente, non si può transigere e non si può giocare a scaricabarile.
Oltre ai danni materiali, vi sono anche danni biologici da evitare alle persone che qui abitano. Non abbiamo nessuna intenzione di far passare sotto silenzio un fatto talmente grave che - dopo aver provocato tanto interesse e tanti aiuti nell'immediato - rischia poi con il passare del tempo di essere dimenticato da chi può e deve intervenire.
Attendiamo una risposta positiva e tempestiva. Non si lasci, per favore, che ritornino altre calamità senza che nulla sia stato fatto.
Ogni volta è un attentato alla nostra tranquillità . Noi amiamo Vicenza, è la nostra città e finora ne siamo stati orgogliosi, ma non è possibile "infangare" fisicamente e metaforicamente la sua immagine.
Forse otterremo qualche risarcimento per le cose perdute, ma Vi preghiamo di procurare i fondi necessari e spenderli prima di tutto per il risanamento degli argini in città .
Se ciò verrà veramente fatto si potrà per l'avvenire ricordarVi come ottimi Amministratori che hanno avuto profondamente a cuore la salvaguardia del proprio territorio.
Vicenza, 06 dicembre 2010
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