Pescara e Vicenza gemellate, ma Zeman suona la carica
Venerdi 25 Novembre 2011 alle 20:43 | 1 commenti
Trentaquattro anni di gemellaggio senza alcuna frizione, vari scambi di giocatori simbolo tra le due società , una promozione in A a braccetto: Pescara- Vicenza ("nessuna differenza", recita uno slogan delle due tifoserie) non può essere una gara qualsiasi e, per una volta, il risultato passa decisamente in secondo piano. Sarà così anche domenica, con un esodo di tifosi biancazzurri dall'Abruzzo mai visto quest'anno, nonostante non sia arrivata l'attesa deroga per chi non possiede la tessera del tifoso.
Sono attese circa 2000 persone dalla città adriatica. "Ci muoveremo lo stesso- assicurano sul forum di uno dei siti più gettonati dai supporters pescaresi- al limite resteremo a festeggiare fuori dallo stadio o nei parchi con gli amici vicentini". Per l'impassibile boemo Zdenek Zeman, che sta riportando il Pescara a livelli mai visti negli ultimi 20 anni (appena tre campionati fa era in zona retrocessione in C1 e la vecchia società poi fallì, ndr), invece questo match è solo una tappa di avvicinamento ad un obiettivo assolutamente insperato ad inizio stagione. "Non abbiamo fatto ancora nulla, anche se siamo secondi a tre punti dal Torino- protesta- capisco l'entusiasmo dei nostri tifosi, ma voglio avere risposte dalla squadra in questa trasferta, ultimamente fuori abbiamo giocato bene solo a sprazzi. Siamo una squadra giovane e inesperta, che ha bisogno del calore del pubblico per caricarsi. Ben venga, quindi, se almeno stavolta i nostri tifosi potranno seguirci in tanti. Quello che mi preoccupa di più è giocare di domenica in un orario insolito, certo farà meno freddo però è un'incognita assoluta". I precedenti per Zeman a Vicenza, alla guida delle sue varie squadre, sono tutti negativi, compresi quelli contro mister Cagni che in B superò il suo Foggia con un roboante 5/4. "Escluderei uno 0/0- scherza il tecnico del Pescara- le mie squadre ne hanno collezionati pochi e di solito segnano sempre almeno un gol. I precedenti? Per me sono uno stimolo a migliorare, non farò riti sacaramantici anche se in giro dicono che sono superstizioso". In effetti il suo Pescara ha l'attacco migliore della B con 36 gol all'attivo, fino ad un paio di domeniche fa era il secondo in tutta l'Europa professionistica, dietro i tedeschi dell'Eintracht Francoforte. D'altro canto, però, la difesa prende qualche spavento di troppo, tanto che il saldo totale nelle gare dei biancazzurri è di ben 60 reti in 16 giornate, cioè chi paga il biglietto per vederli giocare deve abituarsi ad oltre tre reti ogni 90 minuti! "Mi fanno i complimenti perchè non faccio annoiare spettatori ed addetti ai lavori- chiude il boemo- però molti suoi colleghi mi dicono che non vorrebbero essere nei panni dei nostri tifosi, troppi cardiopalma. Qualche rischio bisogna pur correrlo, se si gioca per vincere, ma ai ragazzi raccomando sempre di non buttare mai via il pallone senza guardare. I gol li abbiamo presi proprio quando pensavamo troppo a gestire, a difenderci e calavamo di intensità e nel pressing. Anche a Vicenza vorrei vedere un atteggiamento propositivo. Se arrivasse un pareggio come il 2/2 dell'anno scorso? Non c'ero, però accetterei la divisione della posta solo dopo aver fatto di tutto per vincere, credo che anche ai nostri tifosi faccia piacere questo, al di là del gemellaggio. Dobbiamo meritarci di stare così in alto in classifica". Propositi bellicosi, ma del resto chi verrà al Menti sa già che non assisterà ad una sterile amichevole, ma ad una gara vera. Molti i club biancazzurri che hanno deciso di mettersi in marcia ugualmente, nonostante appunto il veto della Questura per chi non ha la tessera del tifoso, decisamente poco popolare a Pescara. Per i pescaresi residenti al Nord, nessun problema invece, per la decina che ha dato vita al club "Esse Quisse Nord Italia" sarà anche l'occasione per ricordare Gianni Varo, compianto presidente del club vicentino "Il Muretto", che aveva siglato ufficialmente l'ennesimo gemellaggio tra le due tifoserie.
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